Abbazia di Sant’Angelo de Frigillo

L’abbazia di Sant’Angelo de Frigillo era un’abbazia situata in prossimità della cittadina di Mesoraca (KR)

Il monastero è situato nei pressi del Parco nazionale della Sila nella località Sant’Angelo su un altopiano a 700 metri sul livello del mare.

La storia

Secondo alcuni storici il nome potrebbe indicare sia il freddo, (posto in luogo freddo) oppure il fringuello, l’uccello che si fa vedere al primo freddo invernale.

Ma l’assonanza più attendibile sarebbe il Filugello o Filugillo, ossia il baco da seta che i cistercensi introdussero in Calabria durante il regno di Federico II di Svevia.

Il primo documento che attesta l’esistenza del monastero risale al 1188. Ma uno storico accreditato (G. Fiore) fa risalire al 500 la nascita del monastero per mano dell’Ordine di San Benedetto.

L’ abbazia di Sant’Angelo de Frigillo

L’abbazia ottenne l’assoluta indipendenza dall’ordine diocesano e, tutelata dall’imperatore Federico II e del Papa, permise alla comunità cistercense di instaurare un periodo di grande splendore.

Così il monastero divenne un importante centro religioso e un riferimento essenziale per l’economia e la politica del territorio.


Purtroppo nel 1349 l’abbazia venne gravemente danneggiata da un terremoto che causò l’allontanamento dei monaci. Ritornarono solo dopo qualche decennio per restaurare le strutture.


L’abbazia di Sant’Angelo de Frigillo venne soppressa nel 1652 da Innocenzo X ma venne riaperta nel 1658 da papa Alessandro VII quale grangia dell’Abbazia di Santa Maria della Matina; nel 1795 divenne chiesa rurale.


Nell’abbazia erano presenti numerose relique di santi molto venerate e raccolte nel corso dei secoli.

Nicoletta Esposito

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