Calabresi Eccellenti: Eman

By @eman.name Instagram

Eman, all’anagrafe Emanuele Aceto, è un cantautore nato a Catanzaro nel 1983.

È tra i nostri Calabresi eccellenti, con un lungo percorso artistico e con alle spalle tanta gavetta. Lungo il suo viaggio musicale il nostro Emanuele ha toccato diversi generi privilegiando testi impegnati su rock e dubstep.

Fonda il suo primo gruppo musicale all’età di sedici anni: “i diffida”.
Qualche anno dopo si avvicina al mondo delle Dancehall e dei Sound System, fondandone uno proprio: Pennywise Crew.
Il brano “Dammi da bere” lo farà conoscere al pubblico di “Myspace” e all’ambiente reggae italiano.
Musicalmente infatti i suoi brani vanno ad inserirsi in un nuovo contesto. Eman apre le porte ad un cantautorato moderno dove reggae, cantautorato classico, dark, elettro-pop si sposano con la profondità dei testi.


Dopo la fondazione del collettivo di cantanti e produttori Kuanshot Records” e l’inizio della collaborazione con Mattia Masciari “SKG” esce il suo album autoprodotto “Come Aceto” (2009).
Eman si esibisce in tutta la penisola e in alcuni centri sociali. Temi sociali, richiami storici e denuncia fanno da cornice ai suoi testi.


Nel 2012 esce il singolo “Insane” prodotto da “SKG”, che segna la svolta musicale e l’apprezzamento generale da parte del pubblico. Nel 2013 pubblica i singoli “Time by time” e “Il mio vizio” (entrambi prodotti da “SKG”). Successivamente esce “L’amore al tempo dello spread”, prodotto da Rosario Critelli.
Viene notato da Sony Music e la collaborazione con la major darà vita all’album “Amen”, preceduto dai singoli “Giorno e notte” e “Amen”. L’album esordisce al 37esimo posto della classifica FIMI e il singolo “Amen” arriva al primo posto della classifica Viral di Spotify.

Nel 2018 fa parlare di sé con il singolo “Tutte le volte” che lui stesso ha definito “ballad terapeutica”. Il video è interpretato da Aurora Ruffino e Gianmarco Saurino ed è ispirato alla storia di Dj Fabo che, dopo un incidente, ha scelto per sé l’eutanasia.
In una intervista Eman dichiara: “Non sto lì a spiegare perché può finire una storia. Semplicemente può avvenire. Nel brano tratto l’argomento in un certo modo, vorrei dire a chi ascolta di non fermarsi solo a ciò che è avvenuto, ma bisogna guardare anche ciò che c’è stato. Quando una storia finisce non c’è necessariamente qualcosa che hai sbagliato, perché probabilmente quella storia doveva finire”.


Nel 2019 esce il suo album più intimo, come lui stesso lo definisce: “Eman” è il disco che volevo scrivere. Dentro ci sono le parole, le immagini e i concetti che volevo esprimere e che hanno preso corpo e anima grazie alla musica di Mattia Masciari. Negli ultimi anni mi sono dedicato completamente alla musica […] Ne è venuto fuori un (concept)album intimo sì, ma di un intimità collettiva. Nei brani che lo compongono, chiunque può ritrovare un po’ del proprio vissuto e osservare e riflettere su uno spaccato del mondo che lo circonda».

La scorsa settimana la scelta sul nostro calabrese eccellente era caduta su

Rino-Gaetano.

Spero mi perdonerà l’ardire ma per chi scrive, Emanuele è un po’ il Rino dei giorni nostri.

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Sabina Maiolo

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