Castrovillari è circondata ineramente dall’appennino Calabro-Lucano e con i sui quasi 23000 abitanti è il centro più grande del Pollino.
Situato in un avvalamento naturale denominato Conca del Re la città in provincia di Cosenza offre spettacolari panorami e fantastiche testimonianze storiche e culturali.
La storia
Le prime forme di vita organizzata sono testimoniate da reperti risalenti all’epoca ellenica e bruzia tuttavia si pensa che il sito fosse abitato già in epoca paleolitica poichè molti sono stati i rinvenimenti risalenti a quel periodo che sono custoditi ne Museo civico della città.
Molto probabilmente il luogo fu poi dominato dai romani, a testimonianza di ciò esistono numerosi reperti di ville romane.; da qui deriverebbe l’antico nome della città Castrum Villarum cioè “Fortezza delle ville“.
I documenti a testimonianza di questo periodo sono però pochi e frammentati e bisogna attendere il 1064 per avere delle certezze su questa nostra fortezza naturale.
Ci sono così pervenute le dominazioni normanne, quelle sveve, angioine e aragonesi.
Gli Aragonesi
Da sempre dunque anche Castrovillari fu terra di conquista.
Qui gli aragonesi lasciarono il segno, a questo periodo infatti dobbiamo la costruzione del Castello Aragonese.
Finito di costruire nel 1480, non aveva come scopo quello di proteggere i cittadini, bensì di tenere a freno le continue rivolte dei Castrovillaresi, da sempre ostili agli aragonesi.
Questo scopo è testimoniato dalla frase in latino incisa sotto lo stemma che troneggia sull’ingresso del castello:” ad continendos in fide cives”.
Tra Borboni e l’impero Napoleonico
Nel 1700 i Borboni si impossessarono di tutta l’Italia meridionale.
Successivamente nel 1806, invece, proprio le truppe borboniche furono sconfitte dall’esercito francese di Napoleone a Campotenese, le quali conquistarono così la città di Castrovillari.
L’arrivo dei francesi apportò grandi novità.
Venne abolita la feudalità, furono soppressi gli ordini monastici, vennero concesse alla ricca borghesia emergente enormi quantità di terreno, mentre la nobiltà si vide costretta a vendere anche i propri titoli nobiliari.
Caduto l’impero napoleonico Castrovillari tornò in mano ai Borbone ma i castrovillaresi non ne furono mai entusiasti.
Fu forse questa l’unica città della Calabria che aiutò l’unificazione d’Italia col conseguente assoggettamento del sud ai Savoia.
Cose da vedere a Castrovillari
Alcune testimonianze di grandi architetture religiose sono ancora vive e pulsanti a Castrovillari come la Basilica monumentale di San Giuliano, elevata alla dignità di basilica minore nel novembre 2010.
Un’altra è la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e i numerosi conventi come il Protoconvento Francescano, (fondato dal discepolo di san Francesco D’Assisi, beato Pietro Cathin, nel 1220) e Convento di San Francesco di Paola.
Nel santuario della Madonna del Castello poi è possibile ammirare un affresco in stile bizantino, uno dei pochi rimasti intatti.
Innumerevoli sono i Palazzi che è possibile ammirare a Castrovillari:
- Palazzo Salituri;
- Palazzo “ex-Salituri“;
- Palazzo Cappellim;
- Palazzo Gallo;
- Palazzo Gallo vecchio (già convento);
- Ponte della Catena;
- Fontane di S. Giuseppe;
- Palazzo del Municipio.
Dal punto di vista storico da ammirare è la cosiddetta “Torre Infame” del castello aragonese, considerata il simbolo della città e il Castello aragonese datato 1490.
Il carnevale di Castrovillari
A Castrovillari dunque potete ammirare natura, arte e storia ma non potete mancare di visitarla durante “il carnevale di Castrovillari“, nato nel 1959 è uno dei più curati e divertenti della Calabria e non solo!
Consigliata!
Nicoletta Esposito