La Chiesa Parrocchiale di San Sebastiano Martire di Jacurso ha avuto una serie di restauri che si sono susseguiti nel corso degli anni a seguito di eventi catastrofici come il terremoto del 1783. Nel 1877 era stata ricostruita grazie al contributo del comune e dalle offerte della popolazione, ma fu nuovamente distrutta dal terremoto del 1905.
Per poter svolgere le funzioni religiose era stata costruita una baracca in via nazionale, venduta poi nel 1914 dall’avvocato Vincenzo Bilotta, questo ci fa capire che la Chiesa in quel periodo era già stata ricostruita.
Nel corso degli anni sono stati attuati vari interventi: l’altare maggiore ha subito diversi restauri, inizialmente era dedicato a San Sebastiano Martire, successivamente vennero posti 3 Santi: San Sebastiano, l’Addolorata e il Sacro Cuore, in seguito è stato inserito il quadro raffigurante San Sebastiano Martire, per poi arrivare ad oggi dove al centro dell’altare vi è Gesù Crocifisso.

Non si sa con esattezza quando i Jacursesi abbiano deciso di dedicare la chiesa a San Sebastiano Martire, nell’archivio parrocchiale, risulta che agli inizi del 1700 la Chiesa Matrice era dedicata a San Sebastiano e nel 1740 era già il protettore.
La leggenda
Diversi sono i racconti che sono stati tramandati fino ai giorni nostri, uno di questi racconta che:
“Durante una guerra, i nemici stavano per arrivare nel centro abitato, così i Jacursesi posero in località “Santa Maria” San Sebastiano Martire e la Madonna della Salvazione. Ad un certo punto gli alberi si tramutarono in soldati. Gli abitanti videro un giovane ragazzo che sparava sui nemici senza caricare l’arma per farli allontanare e una donna che dava da bere e assisteva i soldati. I nemici, impauriti, scapparono e non tornarono più”.
I Jacursesi identificarono San Sebastiano Martire e la Madonna della Salvazione in quei due giovani.
Il miracolo di San Sebastiano Martire
Il Sacerdote Antonio Panzarella nel libro dei Battesimi dal 1868 al 1901 descrive un miracolo avvenuto a Jacurso ad opera di San Sebastiano Martire.
“L’anno del Signore 1876 il giorno nove del mese di settembre alle ore 12, il paratore del Comune di Girifalco, a nome Michele Longo, trovavasi sul cornicione superiore in cornu epistolae quando ad un tratto distaccasi dal muro, detto cornicione, e l’infelice Michele Longo non trovando mezzo veruno, per salvarsi, chiamò il nome di San Sebastiano dicendo, San Sebastiano mio aiutami, ed oh stupendo prodigio, a tale invocazione restò appeso al dirupo cornicione senza veruno appoggio per circa un’ora finché si poterono unire più scale per farlo scendere, ed in tal dimora il Longo sentiva dietro le spalle una mano invisibile che lo sosteneva.
Sia lode, dunque, al nostro protettore San Sebastiano Martire per tutti i secoli dei secoli. Così sia. Antonio Arciprete Panzarella.”
La festa patronale

La festa patronale del Santo si svolge il 20 Gennaio. Fino agli inizi degli anni ’60 si festeggiava due volte all’anno a Gennaio e la seconda Domenica di Settembre.
Il 21 Luglio del 2021 ricorrerà il centenario dell’acquisto della statua attuale del Santo acquistata ad opera di Domenico Trino.
Nicoletta Esposito
Seguiteci sui nostri social Facebook, Instagram e Youtube