
La decisione arriva dalla cittadella regionale e porta la firma del numero uno del dipartimento di tutela della salute Antonio Belcastro.
Ma è la presidente Santelli a dare la batosta al diritto di informazione. Le Asp non dovranno più dare i dati riguardanti il coronavirus ma potranno solo diffondere dati vecchi. Solo ed esclusivamente la regione dovrà fare un bollettino. Dunque Santelli sembra invocare pieni poteri sulla questione coronavirus. Ma quanto questa decisione può essere saggia? Si spera che l’unico motivo per cui la presidente abbia intrapreso questa strada sia quella di evitare la confusione tra le diverse notizie date dai diversi ospedali per raccogliere tutto in un unico bollettino. Ma, il bollettino in questione non fornisce dati in tempo reale sull’andamento della giornata ma solo su ciò che accade nell’arco delle 12 ore precedenti. Zittire chi ha le “mani in pasta” e parla con cognizione sembra una scelta al limite del ridicolo. Tanti sono i problemi che la sanità calabrese si trova ad affrontare oggi, il famoso aumento di 100 unità di posti letto di terapia intensiva si è arenato a 34, ad esempio. Forse è il caso di rivedere la lista delle priorità.