Fase 2. Come comportarsi durante l’attività fisica.

Si può essere contagiati durante l’attività fisica? e soprattutto, la mascherina è utile? un team di esperti ha risposto a queste domande.

Dal 4 Maggio è permesso svolgere attività fisica anche lontani dalla propria abitazione. 

Vi è rischio di essere contagiati o di contagiare gli altri?

L’Eindhoven University of Technology nei Paesi Bassi e il Department of Civil Engineering dell’Università di Lovanio, in Belgio, in collaborazione con Thierry Marchal della società specializzata in simulazione ingegneristiche Ansys Belgium hanno condotto una ricerca, arrivando alla conclusione che una distanza di 5 metri se si cammina a 4 km/h nella stessa direzione di marcia, di 10 metri se si corre o pedala lentamente a 14,4 km/h e di 20 metri per chi pratica ciclismo in modo intenso, alla velocità di 30 km/h siano misure che garantiscono la sicurezza di camminatori, runner e biker che si muovono in linea.

Procedere affiancati o sfalsati in diagonale comporta un minore rischio di contagio in quanto con  lo spostamento d’aria che si produce ad una velocità elevata le particelle di saliva emesse durante l’attività sportiva formano una scia di pulviscoli che, prima di cadere a terra o evaporare, possono depositarsi sul dorso o sulle mani del runner o del ciclista che si trova immediatamente dietro. 

Anche per questa ragione, bisogna seguire le regole del governo riguardo all’attività sportiva all’aperto, le quali affermano che  si potrà praticare sport rispettando la distanza di 2 metri tra le persone. Così facendo dovrebbe essere molto difficile infettare o essere infettati, indipendentemente dalle mascherine.

Le mascherine sono consigliate?

Si ritiene che le mascherine funzionino parzialmente proteggendo chi le indossa da starnuti e altri spruzzi di saliva altrui, ma in misura molto ridotta, in quanto spesso non sigillano naso e bocca e il virus può contagiare anche attraverso gli occhi.

Louis-Philippe Boulet, pneumologo della Laval University di Quebec City afferma che correndo è anche possibile che la mascherina indossata «si bagni velocemente», raccogliendo l’umidità del respiro. Anche questo rende più difficoltosa la respirazione perché un tessuto bagnato fa maggiormente da filtro per l’aria. Tuttavia una maschera bagnata è meno efficace come filtro per i microbi, quindi è doppiamente svantaggioso che si bagni.

Henry Chambers, medico infettivologo e professore all’Università della California ha spiegato al Wall Street Journal «non ci sono motivazioni mediche convincenti per far indossare mascherine a chi fa esercizio all’aperto e osserva il distanziamento fisico» e sconsiglia anche l’uso delle mascherine FFP2 e FFP3 durante l’attività fisica «Provando a correre con una mascherina FFP2 ci si sentirebbe come a correre a 3mila metri di altitudine».

Secondo gli esperti intervistati dal New York Times, bisognerebbe cercare una mascherina che trovi un compromesso tra la comodità e le capacità di barriera dei materiali. L’opzione più comoda è probabilmente l’uso di uno scaldacollo traspirante, di quelli che possono essere regolati sopra al naso.

Ma la cosa più importante di tutti è mantenere le distanze dagli altri e soprattutto lavare i vestiti utilizzati finito l’allenamento.