La Calabria, regione all’estremo sud della penisola italiana, ha una storia millenaria che affonda le radici in epoche molto antiche. Tra i primi popoli a popolare questa terra troviamo gli Enotri e i Brettii, due civiltà che hanno lasciato un’impronta significativa nella cultura e nell’organizzazione del territorio.

Gli Enotri: i primi abitanti della Calabria
Gli Enotri sono considerati tra i più antichi popoli italici insediatisi nell’Italia meridionale, probabilmente intorno al II millennio a.C. Secondo le fonti storiche, il loro nome deriverebbe da “Oinotria”, terra del vino, a testimonianza dell’importanza della viticoltura nella loro economia.
Caratteristiche della civiltà enotria
Gli Enotri vivevano in villaggi fortificati situati su alture strategiche, come dimostrano i resti archeologici rinvenuti in diverse località della Calabria. La loro società era organizzata in piccole comunità tribali guidate da capi locali e caratterizzata da un’economia basata sull’agricoltura e sulla pastorizia.
Dal punto di vista culturale, gli Enotri subirono l’influenza delle colonie greche della Magna Grecia, con le quali ebbero frequenti scambi commerciali e culturali. Numerosi reperti ceramici testimoniano questa interazione tra le due civiltà.
I Brettii: un popolo guerriero
Intorno al IV secolo a.C., un nuovo popolo emerse nella Calabria: i Brettii (o Bruzi), di origine sannitica. Questi erano inizialmente una popolazione di pastori e mercenari, che progressivamente riuscì a sottrarsi all’influenza delle colonie greche e a costituire un proprio regno indipendente.
L’espansione e la società brettia
I Brettii si affermarono come un popolo bellicoso e autonomo, riuscendo a conquistare vaste aree della Calabria e fondando città come Consentia (l’attuale Cosenza), che divenne il loro centro principale. Il loro esercito era ben organizzato e spesso combatteva come forza mercenaria per altre potenze, tra cui i Cartaginesi durante le guerre contro Roma.
Dal punto di vista culturale, i Brettii adottarono molte usanze greche e romane, come dimostrano le iscrizioni e le monete coniate in questo periodo. La loro economia era basata sull’agricoltura, sulla pastorizia e sulla lavorazione dei metalli.
La fine dei Brettii e l’arrivo dei Romani
La crescente espansione di Roma nel sud Italia portò al declino dei Brettii. Durante la seconda guerra punica (218-201 a.C.), i Brettii si allearono con Annibale contro i Romani, ma dopo la sconfitta cartaginese furono sottomessi definitivamente da Roma nel 203 a.C. Il loro territorio divenne parte della Repubblica Romana, e gradualmente persero la loro identità culturale.
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