Ardore è un piccolo borgo situato su una collina in provincia di Reggio Calabria.
Una leggenda narra che, in origine, il paese sorgesse sul lago Odore, ai piedi del vulcano Tre Pizzi. In seguito a un’eruzione vulcanica, venne completamente distrutto e i superstiti fondarono Ardore.
L’etimologia del nome sembra essere di origine bizantina. Nel corso del tempo, il borgo fu invaso anche dai Turchi, come testimoniano le famose “grotte dei Turchi”, ancora oggi visibili.
Nella seconda metà del secolo scorso, la maggior parte della popolazione si trasferì ad Ardore Marina.

Storia
Il territorio fu abitato da popolazioni preelleniche, la cui presenza è confermata dal ritrovamento di asce e scudi in pietra rinvenuti lungo l’argine del torrente Pintammati.
Successivamente, venne colonizzato prima dai Greci e poi dai Romani. Questi ultimi, dopo la conquista del Bruzio, crearono numerose tenute agricole nelle vicinanze per premiare i legionari e, al contempo, ridurre il prestigio delle Città-Stato. Probabilmente, fu in questo contesto che nacque Ardore, inizialmente un “praedium rusticum” e poi un “pagus” o “vicus” romano.
Durante l’epoca bizantina, Ardore passò sotto il dominio feudale di Gerace, dando inizio a un periodo di decadenza che si protrasse fino al 1546, anno in cui Ardore ottenne un’autonomia come piccolo stato feudale, status che mantenne fino al 1806 con l’occupazione del Regno di Napoli.
Lo Stato Feudale di Ardore prosperò economicamente e, agli inizi del XVII secolo, includeva tre casali: San Luca o Potamìa, San Nicola dei Canali e Bombile.
Nel 1809 nacque il comune di Ardore, che adottò uno stemma derivato da quello dei suoi ultimi feudatari, i Principi Milano Franco d’Aragona. Lo stemma raffigura un’aquila avvolta dalle fiamme, con un ramoscello d’ulivo nel rostro e tra gli artigli, e la scritta “ARDOR ET ODOR”.
Intorno alla seconda metà dell’Ottocento, la popolazione iniziò a spostarsi ad Ardore Marina, attratta da condizioni di vita più favorevoli. Nel 1866 iniziarono i lavori per la costruzione della ferrovia, completati nel 1871. Questo portò Ardore Marina a superare, in termini di popolazione, il borgo collinare di Ardore.
Cosa vedere ad Ardore
Nel centro storico del paese si trova il castello, costruito intorno al XVII secolo, visitabile in parte. A San Nicola dei Canali si può ammirare il Palazzo Arcuri, risalente alla fine del XVI secolo.
Molto interessante è anche la chiesa matrice di San Leonardo, situata in piazza Umberto I. Di epoca bizantina, ha subito diverse restaurazioni a causa dei terremoti. Al suo interno si possono ammirare una tela raffigurante la Madonna del Rosario e l’altare in marmo policromo del SS. Sacramento, realizzato a Napoli nel XVIII secolo, con piccoli angeli scolpiti. Sulla volta sovrastante l’altare è presente un dipinto raffigurante la Cena in casa del fariseo.
Un’altra chiesa di rilievo è quella di San Rocco, costruita nei primi anni del Settecento, ma gravemente danneggiata dal terremoto del 1783.
Nella frazione Bombile si trova il Santuario della Madonna della Grotta, purtroppo non più accessibile a seguito della frana del 28 maggio 2004. Nel 2007 venne recuperata la statua della Vergine con il Bambino, in marmo bianco di Carrara, ora collocata nella chiesa parrocchiale dello Spirito Santo di Bombile.
In contrada Giudeo si trova la chiesa della Madonna della Marina, anticamente cappella privata della famiglia Gambacorta, baroni di Ardore. Al suo interno si conserva una statua lignea raffigurante la Madonna con il Bambino.
Nella zona della Marina si possono visitare i resti di una piccola chiesa risalente al IX secolo, che un tempo custodiva un affresco raffigurante la Madonna con il Bambino.
Ardore Marina è molto frequentata durante i mesi estivi, grazie alla sua posizione costiera e alle sue spiagge.
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