Bivongi DOC è una delle denominazioni più giovani e promettenti della Calabria, istituita ufficialmente nel giugno del 1996. Sebbene non sia ancora ampiamente conosciuta al di fuori dell’Italia, questa DOC sta lentamente guadagnando attenzione, grazie agli sforzi di promozione e alla crescente qualità dei suoi vini. La denominazione copre una varietà di tipologie, tra cui rosso, bianco e rosato, con una produzione che riflette la ricchezza e la diversità dei vitigni calabresi.
Una denominazione recentemente istituita
Pur essendo relativamente nuova, Bivongi DOC si distingue per la qualità e la tipicità dei suoi vini. Anche se l’introduzione della denominazione è stata un primo passo fondamentale per far conoscere i suoi vini a un pubblico più ampio, la zona è ancora in fase di consolidamento nel panorama vitivinicolo nazionale e internazionale. Tuttavia, i segnali di crescita sono incoraggianti e ha iniziato ad attirare l’attenzione di appassionati e professionisti del settore, affermandosi come una delle più interessanti realtà enologiche della Calabria.
Le tipologie di vino
I vini Bivongi DOC si suddividono in tre principali tipologie: rosso, bianco e rosato. I rossi e i rosati rappresentano la maggior parte della produzione, e sono principalmente ottenuti da vitigni autoctoni e tradizionali come il Gaglioppo, il Greco Nero, il Nocera e il Calabrese (Nero d’Avola). Questi vitigni conferiscono ai vini una struttura robusta, con note fruttate e speziate, rendendo i Bivongi rossi particolarmente adatti a piatti ricchi e strutturati.
I bianchi, invece, sono prodotti utilizzando uve come il Greco Bianco, la Malvasia Bianca e l’Ansonica, varietà che donano ai vini freschezza, aromi floreali e agrumati, con un buon equilibrio di acidità. Inoltre, la denominazione Bivongi DOC include anche un Novello, un vino giovane ottenuto grazie alla parziale macerazione carbonica delle uve, che risulta fresco, fruttato e leggero, ideale per essere consumato subito dopo la vinificazione.
La menzione riserva
Tra i vini rossi prodotti nella zona, uno dei più pregiati è il Bivongi Rosso Riserva DOC. Per guadagnare questa menzione, il vino deve essere affinato per almeno due anni, con un minimo di sei mesi di maturazione in botte. Questo processo conferisce al vino maggiore complessità, aggiungendo eleganza e una struttura più profonda che lo rende adatto all’invecchiamento. Il Bivongi Rosso Riserva è un vino che dimostra il potenziale della denominazione di produrre rossi di alta qualità, con una forte impronta territoriale.
La zona di produzione
I vigneti che producono i vini Bivongi DOC si trovano in una zona geografica particolarmente favorevole per la viticoltura. L’area di produzione comprende i comuni di Bivongi, Caulonia, Monasterace, Riace e Stilo, tutti situati nella provincia di Reggio di Calabria, con una piccola parte che si estende anche al comune di Guardavalle, nella provincia di Catanzaro.
La zona è caratterizzata da colline costiere e dalla catena montuosa delle Serre, che proteggono i vigneti dai venti più forti. La vicinanza al mare Ionio è cruciale per la qualità dei vini, poiché aiuta a moderare le alte temperature estive e offre una costante escursione termica tra il giorno e la notte. Questo clima temperato è ideale per la viticoltura di qualità, poiché riduce il rischio di malattie fungine e favorisce una maturazione ottimale delle uve.
Bivongi DOC e il Futuro della Viticoltura Calabrese
Bivongi DOC sta lentamente emergendo come una denominazione di qualità all’interno del panorama vitivinicolo calabrese. La sua giovane età non ha impedito alla zona di svilupparsi rapidamente, e la qualità dei vini prodotti sta attirando l’attenzione di esperti e appassionati. Nonostante la denominazione resti relativamente sconosciuta fuori dai confini italiani, gli sforzi per promuoverla e per sensibilizzare il pubblico sulla sua qualità sono destinati a crescere.
Con una varietà di vitigni autoctoni, un territorio ideale per la viticoltura e una produzione diversificata, la Bivongi DOC ha tutte le potenzialità per diventare una delle denominazioni di riferimento della Calabria, contribuendo così al rilancio e alla valorizzazione della viticoltura meridionale.
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