Si è concluso martedì 28 Gennaio al Tau di Arcavacata di Rende il tour di incontri “Parla con Dario”. L’interessante iniziativa, in collaborazione con la Feltrinelli, attraverso la quale è stato presentato al pubblico “Cip!”.
L’ ultima opera partorita dal genio del cantautore cosentino Dario Brunori, in arte Brunori Sas come ormai è a tutti noto, un’iniziativa voluta dallo stesso autore, per consentire al suo pubblico di scoprire attraverso un costruttivo dialogo l’uomo Dario prima che il cantante Brunori.
Il disco intitolato Cip! (Con il punto esclamativo tiene a sottolineare Dario) vuole essere un monito di accettazione, ma al tempo stesso di innovazione di se stessi e del mondo che ci circonda.
Di fronte ai piccoli e grandi problemi della vita è auspicabile agire sempre con lucidità. Un problema analizzato da un unico punto di vista con mente legata e paraocchi è pertanto insormontabile, ma diviene di facile risoluzione ove fronteggiato con la dovuta leggerezza.
Quello che apre il suo cuore e la sua mente al pubblico è un Uomo dall’anima pura, chiara, trasparente. Non si nasconde più Dario, canta, suona, ride, viaggia nei pensieri scritti nero su bianco dei suoi fan, si immedesima in loro, si emoziona con loro, ringrazia sempre, ascolta con attenzione non interrompe, parla ed inevitabilmente affascina.
Perché Dario è diventato un Uomo che ha finalmente imparato a perdonarsi e a perdersi, ha finalmente compreso che tutti sbagliano, perché sbagliare è umano e che accusare sempre e comunque se stessi di non essere abbastanza è l’unico errore dal quale non si può imparare, che la vita è bella così com’è, con tutte le sue contraddizioni, con i suoi alti ed i suoi bassi.
Dario invita ad aprire gli occhi della propria anima difronte agli altri, a capire che ogni singola esistenza è speciale unica ed eccezionale e, che, parte integrante dell’esistenza stessa è il dolore, la separazione, gli affetti che vengono meno, i quali dovranno essere trasformati in strumenti utili a costruire il nostro vivere pienamente.
Dario invita ad accettare, senza mai rassegnarsi, il bene ed il male che c’è in tutte le cose – Lu duci e l’amaru, afferma- citando immancabilmente gli insegnamenti della sua affettuosa mamma, che con occhi pieni di orgoglio lo osserva dalla platea in compagnia del figlio, della nuora e dell’adorato nipotino Francesco. Il quale regala al pubblico una piccola gag reinterpretando il delicato pettirosso, copertina dell’album realizzata da Robert Figlia, a suo modo, offrendo a zio Dario uno schizzo del suo punto di vista oltre che delle sue indiscusse capacità artistiche, del resto: buon sangue non mente!
<> risponde senza tanti giri di parole Dario ad una fan, la paura è un sentimento buono, anche se tutti siamo portati a credere il contrario, la paura ci fa sentire vivi, ci fa capire cosa siamo disposti veramente a lasciar andare e cosa mai potremmo sopportare di perdere, arricchisce di passione le nostre scelte. Tutti abbiamo un po’ paura di essere ridicolizzati, ecco perché si ha il tabù del parlare in pubblico – continua Dario- temiamo di esprimere noi stessi e di non essere capiti, compresi; anche mettere pezzi di sé in un album fa paura.
Fortuna che Dario ha agito, cantando contro la paura, regalando al mondo tra l’altro testi/opere d’arte come “Aldilà della amore”, non si è fatto atrofizzare dalla paura, la ha superata ed ha concesso a tutti una perla di inestimabile valore, perché prettamente figurata, che ognuno potrà custodire per sempre, un insegnamento che non si ha più paura di dimenticare perché ti è ormai entrato nelle ossa, è parte integrante della tua persona, una stella cometa che non scomparirà dietro l’orizzonte, ma rimarrà salda e vivida al illuminare il buio che ci circonda, anche per questo: Grazie Dario.
Come avrete sicuramente capito, non è stata una semplice presentazione, ma un tête-à-tête tra Dario ed i suoi pettirossi, che grazie ai suoi testi hanno imparato a conoscerlo ed amarlo, ma che possono con questa occasione spaziare su qualsiasi argomento, senza maschere, senza difese, siamo tutti disarmati ed aperti a quello che verrà, ma non abbiamo timore, sappiamo che da quel teatro tutti usciremo più ricchi.
Si parte dal cambiamento climatico, si tratta del dolore, della separazione, si passa alle varie consulenze di coppia (che il buon Dario realizza in maniera del tutto gratuita e sempre con un grande sorriso stampato in faccia), per concludere con richieste più o meno blande di prossime date in teatri Calabresi, essendo Dario molto amato, soprattutto, nella sua terra natía.
Come hanno dimostrano le centinaia di persone accorse all’evento, giovani e meno giovani giunti a Rende da ogni parte della Calabria, che hanno sfidato il freddo e le intemperie, atteso con ansia il suo arrivo, hanno sorriso, riso e cantato con Dario, sono stati fieri di avere un corregionale come Dario, si sono emozionati con Dario e glielo hanno dimostrato fino a salutarlo con una meritatissima standing ovation!
Si Dario, il Tau, tutto il Tau è in piedi, per te.
Te lo sei meritato.
Grazie Dario!
Di Teresa Alba Maiolo