La Fauna del Parco Nazionale del Pollino

Il Parco Nazionale del Pollino, situato tra la Calabria e la Basilicata, non è solo un tesoro botanico ma anche un’area di rilevante importanza faunistica, che ospita una straordinaria varietà di specie. La diversità di habitat e la particolare posizione geografica fanno del Pollino uno dei luoghi più ricchi di biodiversità del Meridione d’Italia, con specie rare e a volte endemiche che trovano in questi ambienti il loro habitat ideale.

Fauna parco nazionale Pollino

Insetti rari e fauna minore

La fauna del parco Nazionale del Pollino include alcuni degli insetti più rari d’Europa. Tra questi spicca il Buprestis splendens, un coleottero di notevole rarità, e la Rosalia alpina, un coleottero di colore azzurro cenere con macchie nere vellutate, che vive nelle estese faggete mature del Pollino e dei Monti di Orsomarso. La presenza della Rosalia alpina è indice di un basso livello di alterazione degli ecosistemi forestali.

Di particolare interesse è anche la fauna entomologica legata alle farfalle, tra cui spicca la Melanargia arge, una specie rara e localizzata in alcune aree del parco. Tra gli aracnidi, nelle zone più aride si trova la malmignatta (Latrodectes tredecimguttatus), un ragno nero con macchie rosse, parente della vedova nera, il cui morso è doloroso e tossico.

Anfibi e rettili endemici

L’ambiente del Pollino ospita una significativa presenza di anfibi, tra cui diverse specie endemiche dell’Italia. Tra questi, il tritone crestato italiano (Triturus carnifex), la salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata), caratteristica per la macchia a forma di occhiali sul dorso, e l’ululone dal ventre giallo (Bombina variegata pachypus), una specie che si distingue per la colorazione brillante del ventre.

Nel gruppo dei rettili, due specie minacciate vivono nel Parco: la testuggine palustre (Emys orbicularis), una tartaruga d’acqua dolce che si trova a quote inusualmente elevate, e la testuggine comune (Testudo hermanni). Tra i serpenti, sono presenti il grande cervone (Elaphe quatuorlineata), il colubro leopardino (Elaphe situla), entrambi non velenosi, e la velenosa vipera comune (Vipera aspis).

Uccelli rari e rapaci

L’avifauna del Pollino è altrettanto variegata, con specie rare e minacciate. La coturnice (Alectoris graeca), una specie vulnerabile, ha trovato nel parco un rifugio sicuro grazie alla cessazione della caccia. Di particolare rilievo è la presenza del picchio nero (Dryocopus martius), uno dei più rari picchi d’Italia, accompagnato dalle specie più comuni come il picchio verde (Picus viridis) e il picchio rosso maggiore (Picoides major).

Il Pollino ospita anche ben 12 specie di rapaci diurni nidificanti. Tra questi, l’aquila reale (Aquila chrysaetos), simbolo di potenza e bellezza, è presente con poche coppie nel versante meridionale del Parco, così come il nibbio reale (Milvus milvus) e il falco pellegrino (Falco peregrinus). Specie di particolare rilevanza sono il raro lanario (Falco biarmicus feldeggi), un falco localizzato nel Mediterraneo, e il capovaccaio (Neophron percnopterus), piccolo avvoltoio in pericolo critico di estinzione in Italia.

I mammiferi del Pollino

Il Parco è abitato da tutte le principali specie di mammiferi dell’Appennino meridionale. Tra i carnivori, il lupo (Canis lupus) è uno degli abitanti più iconici del Pollino, insieme al gatto selvatico (Felis silvestris) e alla martora (Martes martes). La lontra (Lutra lutra), un indicatore della qualità ambientale dei corsi d’acqua, è stata rilevata in diverse zone del parco.

Tra gli ungulati, il cinghiale (Sus scrofa) è diffuso, mentre il capriolo (Capreolus capreolus) vive soprattutto nei Monti di Orsomarso, con una piccola popolazione autoctona di grande valore conservazionistico.

Piccoli mammiferi e pipistrelli

I roditori del Pollino includono specie uniche come il driomio (Dryomys nitedula), un piccolo roditore presente in Italia solo sulle Alpi orientali e in Calabria. Altri piccoli mammiferi degni di nota sono il moscardino (Muscardinus avellanarius), il ghiro (Myoxus glis) e lo scoiattolo meridionale (Sciurus vulgaris meridionalis), una sottospecie con il manto nero e il ventre bianco.

Tra i pipistrelli, meno studiati ma ugualmente importanti, si trovano il rinolofo minore (Rhinolophus hipposideros), il vespertilio maggiore (Myotis myotis), e il raro molosso del Cestoni (Tadarida teniotis).

Il Parco Nazionale del Pollino rappresenta un vero e proprio paradiso per gli appassionati di fauna, con una straordinaria varietà di specie che abitano ambienti diversi, dai boschi di faggete alle praterie d’alta quota. L’importanza di quest’area per la conservazione della biodiversità è inestimabile, grazie alla presenza di specie rare e minacciate che qui trovano rifugio e protezione.

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