La leggenda della Madonna delle Grazie di Galico narra la storia di un santuario ricostruito dopo il terremoto del 1908 sui resti di un antico luogo di culto risalente al XV-XVI secolo. Questo santuario custodisce un prezioso quadro della Madonna delle Grazie, databile al XVI secolo. Il culto della Madonna ha origini antiche, legate alle incursioni arabe sulle coste della zona. La leggenda racconta che tali invasori furono respinti grazie all’intervento miracoloso della Madonna.
La festa della Madonna delle Grazie
La festa in onore della Madonna delle Grazie si svolge tra la seconda e la terza domenica di agosto e prevede una serie di processioni tra Gallico Superiore, Gallico Marina e le frazioni circostanti, durante le quali viene accompagnato il quadro della Madonna. Questa celebrazione è preceduta dai sette sabati dedicati alla Madonna. Durante le processioni, il quadro è tradizionalmente accompagnato da gruppi di “verginelle,” composti da sette bambine. Il numero sette è legato alla leggenda di un giovane salvato dalla Madonna in mare, che riuscì a realizzare la campana promessa solo dopo sette tentativi.
La tempesta e la promessa della campana
La leggenda racconta di un bastimento carico di campane che, durante una traversata dello Stretto di Messina, fu investito da una violenta tempesta. L’equipaggio e il comandante, terrorizzati, iniziarono a pregare la Madonna chiedendo salvezza e promisero di costruire un tempio in suo onore con la campana più grande che avevano a bordo, laddove la nave fosse approdata per grazia divina.
Le preghiere furono esaudite: la tempesta cessò e il bastimento approdò in sicurezza sulla spiaggia di Gallico. Come promesso, fu edificato un tempio dedicato alla Madonna delle Grazie e fu installata la campana più grande presente sulla nave. L’intero equipaggio trascorse del tempo a Gallico per costruire il tempio, tranne un marinaio di nome Santoro, dato per disperso e considerato morto durante la tempesta.
Il ritorno di Santoro e la nuova campana
In realtà, Santoro era sopravvissuto alla tempesta, caduto in mare e trasportato dalle correnti fino a una spiaggia lontana. Dopo aver vissuto in vari luoghi, Santoro tornò a Gallico, apprese della salvezza dei suoi compagni e della costruzione del tempio in onore della Madonna. Commosso, desiderò contribuire al ringraziamento. Utilizzando le sue abilità di fonditore, costruì una seconda campana per il tempio e rimase a Gallico fino alla fine dei suoi giorni.
Seguici