Nel cuore della Calabria, all’ombra degli imponenti pini larici secolari, si erge una riserva naturale unica nel suo genere: la Riserva Naturale del Fallistro, meglio conosciuta come Riserva dei Giganti della Sila. Questa straordinaria area protetta, situata nell’altopiano silano in provincia di Cosenza, è uno dei luoghi più suggestivi d’Italia, un simbolo di resistenza della natura nel corso dei secoli.

Un patrimonio naturale seicentesco
La riserva fu istituita nel 1987, ma la storia degli alberi che la popolano risale a molto prima. Qui, oltre 60 pini larici e aceri montani, piantati nel Seicento dai Baroni Mollo, formano una foresta maestosa e ultracentenaria. Questi alberi monumentali, i cui tronchi possenti raggiungono i 45 metri di altezza e possono arrivare a un diametro di due metri, sono stati spesso paragonati alle sequoie nordamericane per la loro imponenza. Con una vita che supera i 350 anni, questi “patriarchi” della Sila sono testimoni viventi di un tempo in cui le vaste foreste calabresi erano una risorsa vitale per la regione.
Storia e conservazione
Nel corso dei secoli, la selva di Fallistro è stata sfruttata in vari modi. In particolare, i pastori locali ne estraevano una preziosa resina infiammabile, utilizzata come pece. Tuttavia, questo sfruttamento portò a numerosi provvedimenti governativi già dal XVIII secolo, quando il Regno di Napoli cercò di proteggere l’area dalle minacce di abbattimento indiscriminato. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i terreni vennero espropriati, ma successivamente furono reintegrati nel patrimonio dell’Ex Azienda di Stato per le Foreste Demaniali. Grazie a queste iniziative, oggi la riserva è un’area biogenetica protetta, gestita con l’obiettivo di conservare e studiare il suo prezioso patrimonio forestale.
Nel 2016, il Fondo Ambiente Italiano (FAI) ha ricevuto in concessione la gestione della riserva dal Parco Nazionale della Sila. L’intervento del FAI ha l’obiettivo di preservare il delicato equilibrio naturale della zona, consentendo alla foresta di seguire il suo corso naturale e garantendo un habitat protetto per specie animali sempre più rare nel resto d’Italia.
La maestosità dei Giganti
Camminare tra i “Giganti della Sila” è un’esperienza indimenticabile, in cui la grandezza della natura si manifesta in tutta la sua potenza. I visitatori possono ammirare tronchi colossali che si innalzano verso il cielo come un colonnato naturale, immersi in un silenzio quasi sacro. Oltre ai famosi pini larici, la riserva ospita anche altre specie arboree come faggi, castagni, meli selvatici, pioppi tremuli e aceri montani, che arricchiscono la biodiversità dell’area.
Un progetto di valorizzazione
Oltre a preservare l’area boschiva, il FAI si impegna anche nel recupero del patrimonio storico associato alla riserva. Tra i progetti futuri spicca il restauro dell’antico Casino Mollo, la storica residenza dei baroni, che verrà trasformata in un centro di divulgazione e racconto della storia della riserva. Questo permetterà di far conoscere ai visitatori le radici profonde di questo paesaggio, dall’epoca baronale fino all’odierno ruolo di riserva naturale.
Un paradiso per la biodiversità
Oggi, la Riserva Naturale del Fallistro non è solo un monumento vivente di grande valore storico, ma anche un santuario per la fauna e la flora locali. Grazie alla sua gestione oculata, la riserva offre un rifugio sicuro per diverse specie animali, tra cui mammiferi, rettili e uccelli, che trovano in questo ambiente incontaminato uno degli ultimi luoghi protetti dove vivere indisturbati.
La Riserva dei Giganti della Sila rappresenta una testimonianza straordinaria della forza e della resilienza della natura calabrese, e grazie all’intervento del FAI e delle istituzioni, continua a essere un prezioso patrimonio da preservare per le future generazioni.
Una visita a questo luogo non è solo un’immersione nella bellezza naturale, ma anche un viaggio nella storia delle foreste della Sila, un simbolo di coesistenza tra uomo e natura che perdura da secoli.
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