In uno dei quartieri storici di Lamezia Terme, si erge imponente la statua in bronzo di Federico II di Svevia, un’opera monumentale che rende omaggio a uno dei sovrani più celebri del Medioevo. Alta oltre tre metri, la statua si trova in via Garibaldi, alla fine di Corso Numistrano, e si affaccia sul Castello Normanno-Svevo che domina dall’alto il borgo di Santo Teodoro. Con il suo braccio destro, l’imperatore sorregge un falco, simbolo della sua passione per la falconeria e della sua abilità nell’arte del comando, mentre il suo sguardo è rivolto verso il castello che egli stesso contribuì ad ampliare e fortificare.
Un omaggio all’”Stupor Mundi”
Federico II di Svevia, spesso ricordato come Stupor Mundi (meraviglia del mondo), è stato uno dei personaggi più carismatici e influenti del suo tempo. Il suo regno era noto per la grande apertura culturale e l’amore per la conoscenza, aspetti che lo hanno reso celebre in tutta Europa. La sua statua a Nicastro non è solo una celebrazione della sua figura, ma anche un invito a riflettere su questa eredità storica che ha contribuito a plasmare la Calabria medievale.
Il falco che Federico II sorregge è un chiaro riferimento alla sua passione per la falconeria, tanto che l’imperatore scrisse il De Arte Venandi cum Avibus, uno dei trattati medievali più completi e dettagliati sull’arte della caccia con i falchi, che unisce natura, scienza e filosofia.
Il legame con il Castello Normanno-Svevo
La statua di Federico II si trova in una posizione strategica, rivolta verso il Castello Normanno-Svevo di Nicastro, simbolo del potere politico e amministrativo che il sovrano esercitava sulla Calabria. In origine una struttura normanna, il castello venne ampliato e potenziato proprio da Federico II, che lo rese un importante centro di controllo territoriale. Oggi, anche se il castello è in rovina, la sua presenza continua a dominare il paesaggio e ad arricchire l’identità culturale della città.
La statua di Federico II di Svevia a Nicastro è più di un’opera d’arte: è un richiamo alla storia, alla cultura e all’identità di Lamezia Terme. Tra l’eredità del sovrano e la magnificenza della scultura, questo monumento regala ai visitatori un viaggio nel tempo, alla scoperta delle radici medievali della Calabria e della figura che, ancora oggi, la veglia dall’alto con il suo inseparabile falco al braccio.
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