Tra le rappresentazioni religiose che ci sono nel periodo Pasquale ricordiamo “l’Affruntata” che si tiene nelle provincie di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Catanzaro. Ma viene riconosciuta anche con il nome di “Cunfrunta” “Cumprunta“, “‘Ncrinata” e “Svelata“.
La manifestazione ha origini pagane ed è di carattere popolare. Simboleggia l’incontro dopo la resurrezione di Cristo tra le statue raffiguranti Maria Addolorata, Gesù e San Giovanni. Le statue vengono portate a spalla dai portantini.
Come si svolge l’affruntata?
La statua di San Giovanni fa la spola tra le altre due per 3 o 5 volte (il numero dei passaggi varia da paese a paese) avanti e indietro, con passo sempre più veloce, come messaggero della resurrezione di Cristo. Dopo questo, le statue della Madonna Addolorata e di San Giovanni corrono insieme verso la statua di Gesù risorto. All’incontro il velo nero del lutto viene tolto dalla statua di Maria (la cosiddetta “sbilazioni”, “sbilata” o “sbilamentu”), lasciando visibile un vestito di festa, spesso azzurro o bianco.
La ‘ncrinata di Dasà
La prima fonte scritta pervenutaci della secolare ‘ncrinata di Dasà risale al 1711. Nel comune dell’entroterra vibonese la funzione si svolge il martedì dopo Pasqua. La singolarità della manifestazione sta nella grande devozione verso la Madonna della Consolazione che ne diventa la vera protagonista. San Giovanni, dopo essersi recato una sola volta dalla Vergine, corre assieme a Lei verso il Cristo risorto, seguiti da un fiume di fedeli pronti a risorgere con Maria. ‘
‘Ncrinata di Dasà (VV)
(video di @raffaele794)
L’affruntata di Stefanaconi
Ha origini antichissime, si pensa risalga intorno alla meta del ‘700. Essa si svolge nella piazza centrale del paese la mattina di Pasqua. Secondo la tradizione San Giovanni vedendo il risorto corre dalla Madonna per riferire la sua testimonianza, lei incredula ma allo stesso tempo dubbiosa fa ritornare il discepolo dal suo maestro con l’intento di cercare delle prove effettive della sua resurrezione, succederà questo per tre volte al terzo “giro” la vergine addolorata non vedendo più tornare San Giovanni, corre da lui ma nel centro della piazza gli viene incontro il Cristo Risorto, in quel momento la Madonna abbandona il velo del lutto (”sbilamentu” in calabrese) e sfoggia il suo bianco vestito candido e il suo mantello azzurro.
L’affruntata di Pizzo Calabro
A Pizzo Calabro, comune in provincia di Vibo, vi è un’affruntata di Passione. Nel pomeriggio del venerdì santo, la statua della Madonna Addolorata esce dalla chiesa matrice di San Giorgio per poi raggiungere la piazza principale dove si incontra con San Giovanni che le annuncia la morte di Gesù e insieme salgono fino al Calvario, alla chiesa di San Sebastiano. L’affruntata di Resurrezione la svolge invece la parrocchia di Pizzo Marina. Dove San Giovanni e la Madonna corrono incontro al Cristo Risorto.
La Cumprunta di Girifalco
A Girifalco, comune della provincia di Catanzaro, inizia tutto la notte di Pasqua quando Cristo Risorto viene accompagnato in processione in località Cristo Re dove viene fatta la veglia e viene acceso il falò. La mattina di Pasqua, verso mezzogiorno, San Giovanni inizia a fare la spola tra Cristo Risorto e la Madonna per dare la bella notizia. È questione di attimi, quando da un capo all’altro di via Roma inizia la corsa delle statue in mezzo a tanti fedeli. A un’estremità, la Madonna vestita a lutto insieme alla Maddalena ed all’altra Cristo Risorto e San Giovanni. Al momento dell’incontro delle statue, alla Maddalena viene tolto il velo del lutto e parte così un applauso fragoroso, tra la commozione generale.
La Svelata di Caulonia
A Caulonia, in provincia di Reggio Calabria, inizia tutto intorno a mezzogiorno, quando la statua di Cristo Risorto esce dalla chiesa e viene posta al centro della piazza. In questo momento la statua di San Giovanni, si prostra davanti alla statua del Cristo Risorto e inizia a camminare verso un vicolo dove si trova la statua della Vergine Addolorata. La statua di San Giovanni fa spola per ben tre volte tra Cristo Risorto e l’Addolorata, la terza volta inizia a correre più velocemente e finalmente dal vicolo appare la statua di San Giovanni, accompagnata da quella della Vergine Addolorata, coperta da un manto nero. Avanzano entrambe, lentamente, verso il Cristo Risorto, ed in prossimità della statua, San Giovanni si fa da parte, così la Madonna ed il Cristo si trovano uno dinnanzi all’altra ed è in quel momento che il mantello nero che prima ricopriva il corpo della Madonna viene fatto cadere, lasciando spazio ad un manto azzurro.
La Cunfrunta di Vibo Valentia
A Vibo Valentia, la Domenica di Pasqua, si tiene la tradizionale Cunfrunta. Le tre statue vengono posizionate in maniera tale da non essere visibili tra loro. Inizia il percorso di San Giovanni che, con un andamento in crescendo, porta l’annuncio alla Madonna della resurrezione del Figlio. La rappresentazione popolare vuole che Maria rifiuti di credere per ben due volte, solo al terzo annuncio, ormai convinta, segue Giovanni e corre incontro al Figlio che, accompagnato da San Giovanni, giunge dalla parte opposta, lasciando cadere il manto nero e apparendo vestita di avorio e di azzurro.
Nicoletta Esposito
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