Le abbazie di Sant’Eufemia e di Mileto: tracce Normanne in Calabria

Nel corso della storia, i Normanni hanno avuto un impatto significativo sul Meridione d’Italia, specialmente in Calabria e Sicilia. Questo popolo, originario della Normandia, non solo conquistò ampie porzioni di territorio, ma lasciò anche un’importante impronta culturale e architettonica. In particolare, le abbazie di Sant’Eufemia e di Mileto rappresentano alcune delle testimonianze più rilevanti di questo periodo storico.

Le abbazie normanne in Calabria sono esempi lampanti di come i Normanni abbiano integrato le tradizioni religiose e architettoniche della loro terra d’origine con quelle locali. Le abbazie di Sant’Eufemia e Mileto furono costruite sotto la guida dei Normanni, che introdussero il modello benedettino-cluniacense, portando un forte cambiamento nell’architettura religiosa del Meridione.

L’abbazia di Sant’Eufemia Vetere

Abbazia Sant'Eufemia e Mileto

La Fondazione e la Funzione Religiosa

L’Abbazia di Sant’Eufemia Vetere, situata nel comune di Lamezia Terme, fu fondata nel 1062 dal Gran Conte Roberto il Guiscardo. Questa abbazia aveva una doppia funzione: religiosa e funebre. Fu infatti destinata come mausoleo per la famiglia di Roberto il Guiscardo, ma anche come luogo di culto e di riferimento spirituale per la zona.

L’Architettura Benedettina

L’architettura dell’abbazia segue lo stile benedettino-cluniacense, con una pianta cruciforme e tre navate delimitate da colonne, simili alle basiliche paleocristiane. L’abside centrale è più ampia e sporgente rispetto a quelle laterali, un elemento tipico dello stile cluniacense. Le indagini archeologiche condotte negli anni ’90 hanno confermato l’adozione di questo schema architettonico, che si collega anche alla tradizione romanica.

La Figura di Robert de Grandmesnil

Un aspetto importante della storia dell’abbazia è legato alla figura di Robert de Grandmesnil, il monaco normanno che arrivò in Calabria nel 1062 per costruire e dirigere l’abbazia. Robert fu il primo abate di Sant’Eufemia e si dice che fosse stato costretto a fuggire dalla Normandia a causa di conflitti politici, stabilendosi in Calabria dove svolse un ruolo cruciale nella fondazione delle abbazie locali.

L’abbazia della Trinità di Mileto

Abbazia Sant'Eufemia e Mileto

La fondazione dell’Abbazia

Nel comune di Mileto, sull’altura di Monteverde, si trovano i resti dell’Abbazia della Trinità, fondata tra il 1063 e il 1066 da Ruggero d’Altavilla, fratello di Roberto il Guiscardo. Questa abbazia era destinata a diventare una delle principali del Meridione, anche perché fu legata strettamente alla città di Mileto, che era stata scelta come capitale del regno normanno nel 1059.

Il Modello Architettonico

Come quella di Sant’Eufemia, l’abbazia della Trinità seguiva il modello architettonico benedettino-cluniacense, che prevedeva l’uso di forme e disposizioni simili a quelle delle abbazie del nord della Francia. La sua costruzione influenzò in modo decisivo la diffusione di questo stile in Sicilia, dove vennero erette importanti cattedrali come quelle di Catania, Messina e Palermo.

L’Importanza Storica

L’Abbazia della Trinità di Mileto è anche di grande rilevanza storica, poiché fu il luogo in cui si sviluppò la prima diocesi latina del Meridione, istituita da Papa Gregorio VII nel 1081. Questo atto consolidò ulteriormente il potere normanno e il loro legame con la Chiesa di Roma.

La loro influenza culturale e sociale

Oltre alla loro influenza religiosa, i Normanni ebbero un impatto significativo anche sulla struttura sociale ed economica del Meridione. Molti dei monaci che arrivarono con i Normanni svolsero un ruolo fondamentale nel panorama economico, sociale e culturale, instaurando un legame stretto con i nobili normanni e contribuendo allo sviluppo del territorio.

Le abbazie di Sant’Eufemia e Mileto sono due delle testimonianze più significative della presenza normanna in Calabria. L’architettura benedettina-cluniacense, che unisce tradizione normanna e influenze locali, è un legame tangibile tra il passato medievale e il presente. Le tracce lasciate dai Normanni in queste abbazie non solo raccontano la storia di un popolo che ha dominato il Meridione, ma anche di una civiltà che ha contribuito in modo determinante alla formazione dell’architettura e della cultura medievale nel sud Italia.

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