Le case Kodra di Civita

Nel cuore del borgo di Civita, in provincia di Cosenza, tra le stradine strette e le facciate in pietra di un antico villaggio arbëreshë, si nascondono delle case davvero singolari: le Case Kodra. Questi edifici, risalenti al XVII e XVIII secolo, attirano per il loro aspetto antropomorfo, con finestre e comignoli che ricordano volti umani, donando un carattere quasi fiabesco alle strade di Civita. Nonostante il passare dei secoli, le Case Kodra hanno mantenuto intatta la loro struttura originale, permettendo ai visitatori di immergersi in un passato che sembra ancora vivo.

Case Kodra civita

Un’architettura dal volto umano

Le Case Kodra si sviluppano su due livelli, seguendo un modello tradizionale delle case arbëreshë. Al piano terra si trovava anticamente il magazzino, con la porta situata proprio sotto la canna fumaria. Al piano superiore, invece, si trovava la zona abitativa: la cucina, dotata di un grande camino, e la zona notte. Ai lati della facciata superiore spiccano due finestre, ideate per far uscire il fumo nelle giornate ventose, mentre al centro troneggia un comignolo che funge da “naso”.

Questo curioso volto antropomorfo è formato dalla grande porta del piano terra, che sembra una bocca spalancata, dalle finestrelle che richiamano gli occhi, e dal comignolo che funge da naso. Un’architettura dal sapore giocoso e iconico che attira lo sguardo e rende le Case Kodra uniche nel loro genere.

Il legame con Ibrahim Kodra e l’origine del nome

Queste curiose abitazioni devono il loro nome all’artista albanese Ibrahim Kodra, famoso esponente del post-cubismo e amico di Picasso, che visitò Civita nel 1999. Kodra, incantato dall’aspetto quasi pittorico di queste case, le ritrasse durante il suo soggiorno, intravedendo in esse una somiglianza con i volti stilizzati tipici della sua arte. Nel 2005, la sociologa e giornalista Stefania Emmanuele, di ritorno nel borgo d’origine dopo anni a Roma, notò queste abitazioni e decise di chiamarle “Case Kodra” proprio in omaggio al grande artista. Kodra morì nel 2006, e il nome dato da Emmanuele divenne un tributo alla sua memoria, legando per sempre queste case antropomorfe alla sua figura.

Un simbolo dell’identità Arbëreshë

Oggi, le Case Kodra rappresentano un legame unico tra cultura e identità, richiamando le radici della comunità arbëreshë e al tempo stesso celebrando l’arte di Kodra e la sua interpretazione personale di Civita. Ogni casa, con la sua facciata che sembra raccontare una storia, invita i visitatori a riflettere sulla vita degli abitanti di un tempo, legati all’agricoltura e alla pastorizia, che utilizzavano queste abitazioni solo durante l’inverno. In estate, infatti, i civitesi si spostavano in montagna per lavorare la terra, lasciando queste case vuote fino al ritorno della stagione fredda.

Le Case Kodra sono quindi più di semplici abitazioni: rappresentano un frammento di storia e un simbolo di identità culturale. Chi visita Civita può esplorare questo suggestivo museo a cielo aperto, dove le case raccontano la storia di un popolo attraverso le loro facciate “umane”.

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