Le diversità linguistica della Calabria

Tra i tesori più preziosi della Calabria c’è la straordinaria diversità linguistica che caratterizza il suo territorio. Questa varietà di lingue e dialetti non solo arricchisce il patrimonio culturale della regione, ma rappresenta anche un legame vivo con il passato e con le diverse comunità che hanno abitato queste terre nel corso dei secoli.

Le lingue minoritarie della Calabria

In Calabria, oltre all’italiano e ai dialetti locali, sono presenti tre importanti minoranze linguistiche: gli Arbëreshë, i Greci di Calabria e gli Occitani.

1. Gli Arbëreshë

Gli Arbëreshë sono discendenti degli albanesi che si stabilirono in Italia meridionale nel XV secolo per sfuggire all’invasione ottomana. Questa comunità ha mantenuto viva la propria lingua, l’arbëreshë, e le proprie tradizioni culturali e religiose. I centri principali degli Arbëreshë in Calabria includono paesi come Lungro, Civita e San Demetrio Corone.

2. I Greci di Calabria

La presenza greca in Calabria risale all’epoca della Magna Grecia, ma la comunità grecofona attuale discende dai bizantini che si stabilirono nella regione durante il Medioevo. La lingua greco-calabra, conosciuta anche come grecanico, è parlata in alcuni villaggi dell’Aspromonte e della Bovesia, come Bova e Roghudi.

3. Gli Occitani

Gli Occitani, o Valdesi, sono una minoranza linguistica che si stabilì in Calabria nel XIII secolo. Parlano una variante dell’occitano, una lingua romanza originaria della Francia meridionale. Questa comunità è concentrata principalmente nel comune di Guardia Piemontese, in provincia di Cosenza.

I dialetti Calabresi

Oltre alle minoranze linguistiche, la Calabria è caratterizzata da una ricca varietà di dialetti. I dialetti calabresi appartengono a due gruppi principali: il gruppo meridionale intermedio e il gruppo meridionale estremo. Questi dialetti variano notevolmente da una provincia all’altra, riflettendo le diverse influenze storiche e culturali che hanno plasmato la regione.

La tutela delle lingue minoritarie

La diversità linguistica della Calabria è riconosciuta e tutelata a livello nazionale e regionale. La legge italiana n. 482 del 1999 e la legge regionale calabrese n. 15 del 2003 prevedono misure specifiche per la protezione e la valorizzazione delle lingue minoritarie. Queste leggi mirano a preservare il patrimonio linguistico e culturale delle comunità arbëreshë, grecofona e occitana, promuovendo l’uso delle lingue minoritarie nella vita pubblica e privata.

La diversità linguistica della Calabria è un tesoro inestimabile che merita di essere conosciuto e valorizzato. Ogni lingua e dialetto racconta una storia unica, fatta di migrazioni, incontri e scambi culturali. Preservare e promuovere questa ricchezza linguistica significa mantenere vivo il legame con il passato e costruire un futuro in cui la diversità è vista come una risorsa preziosa.Hai mai avuto l’opportunità di ascoltare o parlare una di queste lingue minoritarie?

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