Locri sorge in prossimità del mare e alle pendici dell’Aspromonte.
Le origini
Il nome deriva da Locri Epizefiri, città magnogreca, che oggi è una importante area archeologica situata a pochi km dalla cittadina di Locri.
Locri Epizefiri fu fondata alla fine del VII sec a.c. da alcuni profughi greci che si stabilirono sulla costa e fu anche una delle più importanti città della Magna Grecia.
Sopravvisse per tutto il periodo romano e tardoantico ma l’invasione dei saraceni mise in fuga gli abitanti che si spostarono verso l’entroterra dove poi sorse Gerace.
Nel XIX la popolazione fece ritorno alle zone marina e nacque così Gerace Marina. Nel 1934 assunse il nome attuale.
Cosa vedere a Locri
Di particolare interesse è la visita ai resti archeologici dei templi, dei teatri e delle mura di cinta di epoca magnogreca, e soprattutto la visita al completissimo Museo “Antiquarium” che espone migliaia di reperti archeologici di epoca preellenica, magnogreca e romana.
Davanti alla piazza del paese vi è il monumento dedicato ai cinque martiri di Gerace fucilati l’11 ottobre del 1847.
Mentre sul lungomare è presente il monumento a Nosside, poetessa magno-greca locrese.
È molto sviluppata la produzione di liquori fatti in casa, come il limoncello e il nocino. Dagli uliveti si ricava un olio molto pregiato che è alla base dell’economia aspromontiana.