La novena di Natale è una delle tradizioni natalizie della nostra regione, in cosa consiste questa magnifica usanza?
Sin dai tempi antichi rendere omaggio alla nascita di Gesù era tra le prerogative dei calabresi.
Per i nove giorni precedenti al Natale oltre che alle normali funzioni liturgiche si era soliti passeggiare per le vie del paese e suonare due strumenti che hanno fatto la storia della musica nella nostra regione: “la pipita e la zampogna”. Con questi strumenti “si suonava la novena di Natale”.
I cosidetti zampognari allora intonavano canzoni come “tu scendi dalle stelle” per le vie del paese e quando si fermavano per prendere fiato venivano invitati a scaldarsi nelle case più vicine con un buon bicchiere di vino o anche del “sangue dolce ” ben caldo. All’udire il suono degli strumentu pian piano sempre più gente accorreva ad ascoltare le ninna nanna che i musicisti dedicavano a Gesù bambino. Alcune volte ci si fermava nell’atrio della Chiesa del paese e si rendeva omaggio a Gesù mentre all’interno veniva celebrata la Messa.
Di certo erano piccoli ma simboloci gesti che testimoniavano la fede radicata dei calabresi così come la loro ospitalità e la loro voglia di far festa anche col poco che si aveva! Purtroppo queste meraviglie del passato si stanno perdendo anche nei nostri piccoli borghi ma sappiamo per certo che molti giovani si stanno nuovamente appassionando a quest’arte dei suoni. Alcuni infatti vanno per le case a suonare la novena vicino ai presepi delle abitazioni stesse. I musicisti chiedono preventivamente se il padrone di casa vuole partecipare a questa tradizione e in caso di risposta affermativa viene attaccata alla porta l’immagine di Gesù Bambino. In questo modo i musicisti ricorderanno le case dove suonare. Alla fine della novena viene fatta loro un’offerta.
Non ci resta che sperare che anche col nostro piccolo contributo queste tradizioni vengano recuperate e portate alla gloria di un tempo.
Sabina Maiolo