Palmi

Palmi è un comune italiano facente parte della città metropolitana di Reggio Calabria.

È un attivo centro balneare ma non solo, anche agricolo e commerciale. È inoltre una delle principali località della piana di Gioia Tauro.

Possiamo riassumere la bellezza di questo posto con queste suggestive parole:

«Devo considerare Palmi come posta in una situazione così particolare da essere difficilmente concepita dall’immaginazione umana, in quanto è al di là della possibilità di un disegno»
(Keppel Richard Craven, A tour through the southern provinces of the kingdom of Naples, 1821)

Il territorio

La città affaccia sul mar Tirreno ai piedi del monte Sant’Elia lungo la meravigliosa costa Viola.
Oltre il territorio comunale si estende la seconda zona pianeggiante per ampiezza della Calabria che prende, tra gli altri, il nome di Piana di Palmi.

La punta più ad ovest invece è denominata Capo Barbi, e da questo promontorio inizia la Costa Viola.

Il nome deriva dal fatto che il mare, a poca distanza dalla linea di costa, raggiunge elevate profondità facendo assumere all’acqua un colore blu cupo che il sole, al tramonto, colora con riflessi viola.

Le spiagge

Ma tutta la costa di Palmi riserva spettacolari sorprese, dalla baia della Marinella a quella della Tonnara, dove troviamo suggestive grotte marine e costiere, spiagge incantevoli e scogli.

Tra le prime vi sono la grotta delle Sirene, la grotta dell’Arcudace e la grotta Perciata.

Le spiagge sono quelle della Marinella, di Trachini, della Tonnara e di Pietrenere-Scinà mentre gli scogli principali sono lo scoglio Trachini, Pietra Galera, lo scoglio dell’Isola e gli scogli Agliastro.

Tra questi ultimi vi è il celebre scoglio dell’Ulivo, sulla cui sommità è cresciuto, nei secoli passati, un albero di ulivo.

Data la grandiosità di queste zone gran parte del territorio di Palmi rientra nell’elenco delle Zone di Protezione Speciale e dei Siti di Interesse Comunitario della Regione Calabria.

Le origini

Circa le origini del nome probabilmente sono state le tante palme che sorgevano nel suo territorio ad avergli dato questo particolare nome.

Il territorio che poi sarebbe diventato Palmi fu abitato fin dall’Età del bronzo, come testimoniato dai rinvenimenti ottenuti negli scavi condotti nella Grotta della Pietrosa o dai resti di capanne scoperti a Taureana di Palmi.

Inoltre la città è segnalata in atti ufficiali di età successiva, quando Tito Livio asserisce che nel 212 a.C., in occasione della Seconda guerra punica, nel Bruttium vi fu il passaggio dei Taureani sotto la protezione di Roma.
Nell’alto medioevo poi la città crebbe d’importanza diventando sede vescovile.

Dei primi secoli di vita del piccolo villaggio di Palmi sono giunte ai giorni nostri poche informazioni. Dagli inizi della dominazione normanna, fino al principio del XIII secolo, le uniche notizie riguardano le vicende che accompagnarono i conventi di Sant’Elia lo Juniore e di San Fantino.

A Palmi nel 1495 si rifugiò il re Ferdinando II di Aragona dopo aver subito una sconfitta a Seminara contro le truppe del generale Robert Stuart d’Aubigny.

Il centro abitato fu distrutto nel 1549 dai saraceni. Così il duca Carlo Spinelli, decise di riedificare la città fortificandola. Grazie a questa ricostruzione la città crebbe ulteriormente d’importanza attirando tutti i traffici marittimi delle coste meridionali della Calabria.

Nel XVIII secolo Palmi attraversò il periodo più florido della sua storia, fino al 1783 quando fu colpita da un terremoto che la distrusse completamente provocando circa 1400 morti.

Nel 1860 avvenne lo sbarco di Giuseppe Garibaldi e della spedizione dei mille alla Marina di Palmi, e l’evento fece mettere in fuga il numeroso presidio borbonico presente in città.

Proseguendo al secolo passato occorre ricordare come nel secondo dopoguerra la città vide lo sviluppo cittadino nel settore terziario; Palmi divenne principale polo amministrativo, direzionale e scolastico del versante tirrenico della provincia.

Il terremoto

Il 16 novembre di ogni anno viene commemorato il terremoto del 1894, che ebbe in Palmi il suo epicentro.

Per questo terremoto si parlò di un vero e proprio miracolo.

La statua della Madonna del Carmine infatti fece scorgere dai fedeli per 17 giorni con movimento degli occhi e con cambiamenti di colorazione del volto.

La sera del 16 novembre allora i fedeli improvvisarono una processione a spalla della statua per le vie cittadine.

Quando la processione raggiunse l’estremità della città, il violento terremoto colpì tutto il circondario di Palmi, rovinando gran parte delle abitazioni ma recando solo 9 vittime su circa 15.000 abitanti, poiché la quasi totalità della popolazione era in strada a seguito della processione.

Pertanto annualmente, tra sparo di mortaretti, luminarie e bancarelle, viene ricelebrata la processione della statua della Madonna per le stesse vie cittadine percorse nel 1894.

Chiese e monumenti

I luoghi artistici sono uno dei punti forti del comune di Palmi, sono veramente tanti per cui cercheremo di concentrarci sulle principali chiese, teatri e monumenti.

Da visitare certamente Concattedrale di San Nicola (1932), duomo della città e concattedrale della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi.

L’edificio è in stile neoromanico ed al suo interno conserva un quadro del XVIII secolo della Madonna della Sacra Lettera e la reliquia del Sacro Capello; la Chiesa di Maria Santissima del Soccorso(1788), in tardo stile barocco sul cui altare maggiore è collocata la statua della Madonna del Soccorso, databile al XVIII secolo.

E ancora la Chiesa di Maria Santissima del Rosario (1937) in stile neoromanico, quella della Santa Famiglia (2005), esempio invece di architettura moderna.

Anche la Chiesa di Maria Santissima Immacolata e San Rocco (1954) ha la sua importanza poiché custodisce le statue, molto venerate dalla popolazione, di San Rocco e dell’Immacolata Concezione. Mentre il Santuario di Maria Santissima del Carmelo (1927), in stile barocco, è catalogato tra i beni vincolati della Regione Calabria per le bellezze artistiche conservate al suo interno.

Non a caso nell’edificio è collocata la miracolosa statua della Madonna del Carmine, databile al XIX secolo.

La Chiesa del Santissimo Crocifisso (XVII secolo), in stile barocco, è il luogo di culto più antico del centro storico e risulta anch’esso vincolato dal Ministero dei Beni Culturali quale «bene di interesse storico artistico».

In passato vi erano ulteriori architetture religiose rilevanti, che vennero distrutte da terremoti, incendi o scorrerie e mai più ricostruite. Sono numerosi anche i palazzi e i monumenti che non potete fare a meno di vedere.

Ad esempio:
Palazzo San Nicola, sede comunale, il palazzo ex sede della Banca Popolare di Palmi, progettato da Marcello Piacentini.

  • Palazzo San Nicola, la torre civica (1954), detta anche “torre dell’orologio”, . Con i suoi quaranta metri d’altezza è l’edificio più alto della città.
  • Palazzo degli Uffici (XX secolo), in stile neoclassico, catalogato nell’elenco dei “luoghi della cultura” del Ministero per i Beni Culturali.
  • Palazzo del Tribunale (XX secolo), architettura risalente al periodo fascista, Attualmente ospita ancora alcuni uffici del tribunale civile;
  • Palazzo della Caserma dei Carabinieri (XX secolo), in stile neoclassico, contrassegnato da elementi decorativi della manualità di maestranze provinciali qualificate.

Anche questo immobile risulta tra i beni vincolati della Regione Calabria ed è catalogato nell’elenco dei “luoghi della cultura” del Ministero per i Beni Culturali. E ancora tanti altri palazzi che non possiamo descrivere in questo articolo perché ci dilungheremmo davvero troppo.

L’ opera monumentale più antica di tutte è invece il complesso delle Fontane dei Canali (1838), manufatto posto in piazza Lo Sardoche. Essa serviva a convogliare le acque provenienti dalle contrade Olmo e Vitica, da cui prendono il nome le varie fontane.

Al Lido di Palmi è ubicato il Fortino di Pietrenere. L’opera venne progettata dai francesi durante il periodo di Gioacchino Murat, ad inizio del XIX secolo.

La struttura però non venne mai completata, in quanto i borboniripresero il comando del Regno di Napoli.

Nel centro cittadino sorge invece la Torre quadrangolare. L’opera è un bastione che faceva parte della cinta muraria cittadina, del XVI secolo, andata distrutta.

I teatri

Prima di concludere questa carrelata dobbiamo però parlarvi del teatro all’aperto di località Motta.

Esso sorge adagiato su di un terrazzo dal quale è ammirabile lo stretto ed i centri di Scilla e Bagnara Calabra.

La struttura, progettata dagli architetti Rosaria Zoccali e Domenico Abbia, ospita numerosi eventi dell’Estate Palmese ed ha una capienza di 1.000 posti.

L’altra struttura teatrale, attualmente in fase di ristrutturazione è il Cinema Teatro Sciarrone (1950), edificio di notevole capienza con palcoscenico per scenografie mobili e rotanti.

Nel teatro si esibirono artisti quali Adriano Celentano, Katia Ricciarelli, Gino Bramieri e Domenico Modugno che fece realizzare, a quei tempi, l’incasso più alto di tutta la Calabria.

I punti panoramici

Se andate a Palmi poi non perdetevi di apprezzare la vista offerta dai numerosi punti panoramici della città.

Tra i punti panoramici il principale è il Belvedere Managò, posto sulla sommità del monte Sant’Elia, costituito da una serie di balconate realizzate con ringhiere e scale sopra i vari costoni della montagna.

I siti archeologici del territorio sorgono principalmente sulle rovine dell’antica Tauriana e lungo la costa.

Il più importante di essi corrisponde al Parco Archeologico dei Tauriani “Antonio De Salvo”, inaugurato a Taureana nel 2011 nell’area dove avvengono scavi archeologici fin dal 1995.

Tradizioni

Numerose poi sono le tradizioni che interessano la città, quasi tutte legate a celebrazioni religiose. La più importante è senza dubbio la Varia di Palmi, inserita nella lista del patrimonio orale e immateriale dell’umanità dell’UNESCO; si tratta di un enorme carro sacro che rappresenta l’universo e l’assunzione in cielo della Vergine Maria la cui altezza è di ben 16 metri.

Non possiamo non ricordare della festa per il Carnevale che fa di quello di Palmi uno dei più importanti di tutta la Calabria.

Il carnevale viene celebrato la domenica successiva al mercoledì delle Ceneri, in periodo quaresimale e prende il nome di “Ottava di Carnevale”.

La festa, che risale al XIX secolo, probabilmente deve la sua particolarità alla scelta di attirare persone, e quindi di aumentare il commercio locale, in una domenica nella quale non era più celebrato, nei centri vicini, il carnevale.

L’evento vede la partecipazione di carri mascherati provenienti da ogni parte della Calabria e dalla Sicilia.

Palmi ha davvero tutto, il mare, il divertimento, l’arte e la storia.

Che aspettate? Andateci, posto consigliatissimo!

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