Il Parco Nazionale della Sila è una vasta area protetta situata nel cuore dell’omonimo altopiano calabrese, estendendosi su una superficie di 73.695 ettari. Con una forma allungata in direzione nord-sud, il parco ha la sua sede principale a Lorica, mentre il territorio è suddiviso in tre nuclei principali:
- Due nel complesso montuoso della Sila, in provincia di Cosenza e Catanzaro;
- Uno sull’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria.
Il parco gestisce alcune delle zone più suggestive e selvagge della Calabria, caratterizzate da vaste foreste, dolci altopiani e splendidi paesaggi che si estendono dal Pollino all’Aspromonte.
Storia e istituzione
Il Parco Nazionale della Sila fu istituito con la legge n. 344 del 1997, ma la sua ufficializzazione avvenne il 14 novembre 2002 con un decreto del Presidente della Repubblica. Il lungo iter politico per la sua creazione iniziò nel 1923, quando in Italia si cominciò a considerare seriamente la creazione di aree naturali protette, con la fondazione dei primi parchi nazionali. È il terzo parco nazionale fondato in Calabria, dopo il Parco Nazionale del Pollino e il Parco Nazionale dell’Aspromonte.
Biodiversità e simboli
Il Parco Nazionale della Sila ospita uno dei più ricchi sistemi di biodiversità della Calabria. Il lupo, simbolo del parco, è stato a lungo minacciato dalla caccia e dalla distruzione del suo habitat, ma è sopravvissuto fino al 1971, anno in cui fu rimosso dall’elenco delle specie nocive grazie alle misure di protezione adottate.
Riconoscimenti internazionali
Nel 1997, il consiglio internazionale di coordinamento del programma MAB (Man and the Biosphere Programme) ha riconosciuto il Parco della Sila come la decima riserva della biosfera italiana nella rete mondiale dei siti di eccellenza dell’UNESCO.
Caratteristiche ambientali
All’interno del parco si trovano tre dei sei bacini artificiali presenti sull’altopiano silano. La sua superficie boschiva è molto estesa, coprendo circa l’80% del totale, il che lo rende il parco nazionale italiano con la più alta percentuale di superficie boscata. I boschi sono dominati da faggete e pinete di pino silano (Pinus nigra laricio).
Riserve Naturali
All’interno del Parco sono presenti nove riserve naturali biogenetiche, ognuna con caratteristiche uniche:
- “I Giganti della Sila”: una riserva che ospita 50 alberi colossali di pino e 5 di acero, tutti con oltre 500 anni di età.
- “Golia-Corvo”: una riserva che accoglie circa 150 esemplari di cervi.
Le altre riserve naturali sono:
- “Gallopane”
- “Tasso-Camigliatello”
- “Poverella-Villaggio Mancuso”
- “Coturelle-Piccione”
- “Gariglione-Pisarello”
- “Macchia della Giumenta – S. Salvatore”
- “Trenta Coste”
L’Ente Parco è responsabile della gestione di queste riserve.
Attività tradizionali e agricole
Le ampie vallate lungo le dorsali del parco ospitano attività tradizionali come la pastorizia, con forme di transumanza e alpeggio che persistono ancora oggi. Inoltre, è praticata l’agricoltura, con particolare attenzione alla coltivazione della patata della Sila, riconosciuta con l’Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.).
Le acque della Sila
Su questo altopiano nascono e scorrono molti dei principali corsi d’acqua regionali. I laghi della Sila sono tutti artificiali e sono stati creati nella prima metà del XX secolo. Questi bacini sono stati costruiti in aree particolarmente paludose e ampie vallate, luoghi ideali per ospitare corpi idrici grazie alla loro posizione geografica e alla geologia del terreno.
I Fiumi
I principali corsi d’acqua che attraversano l’area del parco sono il fiume Crati e il fiume Neto, i due fiumi più lunghi e importanti della Calabria. Questi fiumi sono affiancati da una serie di affluenti, alcuni dei quali hanno rilevanza ecologica significativa per la biodiversità della regione.
I Laghi
Nel territorio del parco si trovano tre laghi artificiali:
- Lago Ampollino
- Lago Arvo
- Lago Ariamacina
Nicoletta Esposito
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