Protezione Civile sequestra mascherine destinate alla Calabria. Servono in Lombardia.

Poche ore fa sono atterrati in Calabria due pazienti provenienti da Bergamo. La nostra è una terra di accoglienza, così fedeli al cuore grande della Calabria, pur con le criticità che la sanità nostrana deve affrontare sempre, oggi ancor di più, abbiamo accolto la richiesta bergamasca e speriamo che i due pazienti guariscano prima possibile.
Ma i medici e gli operatori calabresi non hanno mascherine, non possono lavorare in sicurezza. Se si ammalano non curano né i calabresi né i bergamaschi.<br> Così il commissario dell’ASP di Cosenza e del Mater Domini di Catanzaro si attiva e trova mascherine in Campania. Le ordina, sono pronte per essere spedite ma la Protezione Civile le sequestra: servono di più in Lombardia.
È vero, la regione vive una tragedia, Bergamo è decimata. Ma, se qui i medici lavorano con un solo paziente positivo in poco tempo saremo ridotti peggio della Lombardia e noi non abbiamo le loro risorse. Dobbiamo prevenire. L’unica arma che abbiamo è la prevenzione, senza dispositivi la Calabria è spacciata.
Siamo vicini ai nostri fratelli lombardi, abbiamo zii e cugini che stanno assistendo ad una apocalisse. Ma non è ammissibile che in difesa di un figlio si condanni l’altro a fine certa.
Speriamo che la protezione civile protegga tutti i civili, l’emergenza lombarda ha la precedenza ma bisogna evitare che le altre regioni diventino nuovo focolaio o non ne usciremo più.
Rinnoviamo l’appello #stateacasa