
Molti calabresi hanno deciso di rientrare nelle proprie case appena è stato possibile farlo. Giovani che sono partiti a mezzanotte e cinque con una voglia matta di respirare di nuovo aria di casa. Quasi tutti hanno responsabilmente effettuato il tampone nelle varie postazioni dislocate sul territorio. Ma qualcuno, pochissimi in realtà, ha rifiutato di farlo. Dunque il tampone rinofaringeo per chi torna dal nord non è obbligatorio. È però obbligatoria la quarantena di quindici giorni.
Chi ha effettuato il tampone poi ne dovrà fare un secondo di controllo a distanza di una settimana e se anche il secondo sarà negativo la quarantena potrà essere interrotta.
La presidente si è quindi ravveduta e anche se continuano ad esservi numerosi cambiamenti sulla vicenda rientri cercheremo di tenervi informati.