Rita Dalla Chiesa “Calabria terra di accoglienza”

Il post di Rita Dalla Chiesa ci ricorda che siamo terra di accoglienza.

Da sempre legata alla Calabria, Rita Dalla Chiesa, la figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, oggi ha voluto ricordare ai calabresi e all’Italia, come la Calabria sia terra di accoglienza.

In Calabria vive la sorella Simona, precisamente a Catanzaro. Ed è qui che Rita si trovava, in stazione, in attesa del treno che doveva riportarla a casa.

A causa del terremoto di oggi, tutti i treni sulla linea tirrenica sono state sospesi in attesa di ulteriori controlli.
E mentre trenitalia si occupa di rafforzare la tratta Milano Roma con sempre più coccole (e corse) la Calabria è sempre più abbandonata a se stessa.


Tanto è che Rita, come altri, è stata costretta ad andare fino a Paola in macchina in attesa di un altro treno.
Qui ha riscoperto il calore della gente di Calabria, in un semplice bar della stazione la nota conduttrice ha trovato qualcuno che la facesse sentire meno sola ed in famiglia.


Il sud dell’accoglienza è sempre una garanzia chiosa nel suo post:
«Vi sembrerà strano questo post. Sono alla stazione di Paola, su un treno che non so quando partirà e a che ora arriverà a Roma. Ero da mia sorella a Catanzaro, e stamattina sarei dovuta ripartire da Lamezia. Alle 10,30 c’è stata una forte scossa di terremoto e Trenitalia ha mandato un messaggio per dire che il treno prenotato era stato cancellato per verifiche sulla linea ferroviaria. Con una macchina sono arrivata a Paola. In stazione non c’è’ sala di aspetto per motivi Covid. Ma c’è’ un bar con dei proprietari che mi hanno lasciato un senso di buono e di famiglia “dentro”.
Vorrei ringraziarli da qui, senza nemmeno sapere come si chiamino. Seduta davanti a una tisana, mentre pensavo a che fare, dove andare, loro (che mi hanno vista spaesata) mi hanno fatta sentire a casa. Il famoso Sud. La famosa Calabria. Ecco, volevo dire che in fatto di accoglienza, umanità, gentilezza, e calore sono una garanzia per chi si sente solo. E io per un momento mi ci ero sentita».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *