La Calabria ha dato i natali a numerosi artisti che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del Festival di Sanremo. Ecco una panoramica dei cantanti calabresi che hanno calcato il prestigioso palco dell’Ariston.
Dalida

La prima artista calabrese ad aver partecipato al Festival fu Dalida. Pur essendo nata al Cairo la cantante è di origini calabresi, di Serrastretta per la precisione.
Era il 1967, l’anno del tragico festival della morte di Luigi Tenco, tra l’altro legato sentimentalmente alla cantante, col quale condivideva la canzone in gara: “ciao amore, ciao”
Mino Reitano

Il ’67 fu anche l’anno di esordio al festival di Mino Reitano. La canzone in gara era: “non prego per me”.
Il cantante, originario di Fiumara nel reggino, parteciperà al Festival per ben 7 volte senza mai portare a casa la vittoria.
Rino Gaetano

Rino Gaetano partecipò al festival una sola volta riuscendo a scardinare un po’ del finto perbenismo che da sempre contraddistingue il Festival. Il crotonese Rino per la prima volta cantò al festival la parola “sesso” contenuta nel testo di “Gianna” nel 1978.
Si classificherà terzo.
Mia Martini

L’indiscussa calabrese del Festival e fuori di dubbio l’immensa Mia Martini.
Originaria di Bagnara Calabra esordisce al Festival nel 1982 interpretando magistralmente il brano scritto per lei da Ivano Fossati: “e non finisce mica il cielo”. Vinse il premio della critica.
Il 1989 è l’anno del ritorno con “almeno tu nell’universo”. Partecipa ancora nel ’90 con “La nevicata del’ 56” e nel 1992 è la favorita con “gli uomini non cambiano” ma arriva seconda. L’ultima partecipazione è nel 1993 insieme alla sorella Loredana.
Loredana Bertè

Le note di Loredana al Festival sono tante, oltre alla straordinaria voce Bertè porta al festival la sua spiccata personalità.
Esordisce nel 1986 con “re” composta per lei da un altro grande del Sud: Mango.
Memorabile la sua performance con finta pancia avvolta dal latex. Torna all’Ariston nel 1988, nel 1991, nel 1993 e nel 1995.
Il ’97 è l’anno di “Luna” e dell’elaborazione della scomparsa di Mia.
La rivediamo nel 2002 e poi nel 2012 con Gigi D’ Alessio. “Respirare” le vale il quarto posto. Ultima apparizione sanremese nel 2019, al quarto posto con “cosa vuoi da me”.
Lisa (Annalisa Panetta)

Originaria di Gioiosa Ionica, Lisa emoziona il pubblico nel 1998 con Sempre, arrivando seconda tra le Nuove Propostee terza tra i Big. Nel 2003 torna con Oceano, classificandosi sesta.
Sergio Cammariere

Ultimo delle grandi firme calabresi che vogliamo menzionare è Sergio Cammariere.
Crotonese, cugino di Rino Gaetano, partecipa a Sanremo nel 2003 con “tutto quello che un uomo può fare” e fa incetta di premi: critica, miglior composizione musicale e anche il gradino più basso del podio.
Partecipa anche nel 2008 con l’amore non si spiega.
Aiello

Nato a Cosenza, Aiello debutta a Sanremo nel 2021 con Ora, una performance intensa e carica di emozione che, pur dividendo pubblico e critica, ha contribuito a far conoscere il suo talento.
Fabrizio Moro

Fabrizio Moro, pur essendo nato e cresciuto a Roma, ha radici calabresi: sua madre è originaria di Vibo Valentia. Il cantautore ha un legame forte con la terra delle sue origini e ha costruito una carriera solida grazie alla sua capacità di scrivere testi profondi e impegnati.
Ha partecipato diverse volte al Festival di Sanremo: nel 2007 vince la sezione Giovani con Pensa, un brano dedicato alle vittime della mafia. Torna nel 2008, 2010, 2017 e nel 2018, quando trionfa insieme a Ermal Meta con Non mi avete fatto niente. Nel 2022 è di nuovo in gara con Sei tu.
Se fino a qualche anno fa ci chiedevamo chi sarebbe stato il prossimo artista calabrese a calcare il palco dell’Ariston, oggi possiamo finalmente aggiornare la lista!
Brunori Sas

Il cantautore Brunori Sas, cosentino, sarà tra i 30 Big in gara al Festival di Sanremo 2025. Dopo essere stato ospite nel 2019, questa sarà la sua prima partecipazione ufficiale come concorrente. Un traguardo importante per un artista che ha saputo portare la canzone d’autore calabrese ai massimi livelli nazionali.
Sabina M.
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