Tra le gemme della Calabria, il sentiero del Tracciolino emerge come uno dei percorsi più celebri a livello internazionale. Questo affascinante cammino, che si estende da Palmi a Bagnara in provincia di Reggio Calabria, segue una traiettoria panoramica a mezza costa, offrendo spettacolari vedute sul mare tirrenico. Il Tracciolino ha conquistato il cuore di appassionati di escursionismo, attrarre gruppi provenienti da tutta Italia e dall’estero, desiderosi di esplorare questo angolo di paradiso immerso tra il blu del cielo e il verde della vegetazione mediterranea.
Un percorso impegnativo con vista panoramica
La singolarità di questo percorso è che combina l’esperienza di una passeggiata montana con quella di un cammino costiero. Lungo il sentiero, che si arrampica sul Monte Sant’Elia, si possono ammirare panorami incredibili, dalla bellezza dello Stretto di Messina alle Isole Eolie, fino all’Etna e al mare cristallino sottostante, con vedute che si estendono fino a Capo Vaticano. Qui, si possono respirare atmosfere di tranquillità, sentire i profumi della natura e vivere suggestioni di tempi passati.
Il sentiero è abbastanza impegnativo e richiede una certa preparazione fisica. Alcuni tratti del percorso sono scoscesi e accidentati, con terreno sdrucciolevole, ma questo non impedisce di esplorare gli anfratti rocciosi del promontorio.
Storia e spiritualità della Calabria
Il Tracciolino non è solo un percorso naturalistico, ma anche un viaggio nella storia e spiritualità della Calabria. Questa terra unica è stata testimone della vita e della preghiera di santi e papi bizantini durante il difficile periodo delle invasioni saracene. Le calette naturali, di difficile accesso se non dal mare, e le grotte che punteggiano il percorso hanno avuto un’importante funzione spirituale e storica.
Un patrimonio ininterrotto
L’area è stata abitata ininterrottamente fino all’arrivo dei Normanni e sicuramente fino al 1050. La storia affascinante e misteriosa di questi luoghi è un’attrazione imperdibile per chi desidera immergersi nella cultura e spiritualità della Calabria. Passeggiare tra queste grotte significa entrare in contatto con la memoria millenaria della costa, respirare la sua storia e apprezzare la bellezza intatta della natura.
Il percorso del Tracciolino
Palmi
Il Sentiero del Tracciolino inizia a Palmi e si estende per circa 15 chilometri fino al porticciolo di Bagnara Calabra. Il percorso, che offre spettacolari viste sullo Stretto di Messina, è scosceso e accidentato, con tratti di terreno sdrucciolevole e macigni. Il Tracciolino è un’importante opera di ingegneria idraulica, costruita a mano dagli operai per mantenere la pendenza e far scorrere l’acqua fino a Palmi, da cui il nome “Pietra Spaccata”.
Cala Leone e la Storia Imperiale
Il punto più alto del percorso offre una vista su Cala Leone e Cala Janculla. Cala Leone è intitolata all’imperatore romano d’Oriente, Leone VI, noto anche come Leone il Saggio. Si racconta che l’imperatore, devoto a Sant’Elia, sbarcò qui e ordinò la costruzione di un monastero imperiale dedicato a Sant’Elia il Giovane. Oggi rimangono solo ruderi a causa di eventi disastrosi come il terremoto del 1908 e i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Arrivo a Bagnara Calabra
Bagnara Calabra si affaccia sul Basso Tirreno e offre panorami spettacolari dello Stretto di Messina, dello Strombolie delle Isole Eolie. Alla fine del percorso, è consigliato concedersi un riposo e assaporare il Torrone di Bagnara Igp. La tradizione del torrone a Bagnara risale al 1700, con una ricetta simile al torrone “Martiniana”. La prima fabbrica, fondata nella metà del 1800 da Francesco Antonio Cardone, ha prodotto torrone per la Casa Reale Savoia. Il torrone è realizzato con miele, zucchero, mandorle tostate, cannella e chiodi di garofano, utilizzando un metodo di cottura a fuoco vivo che conferisce al dolce il caratteristico “manto di monaco”.
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