Serra San Bruno

Serra San Bruno
Ph. raffaele_panucci

La Storia

Serra San Bruno è una piccola cittadina dell’entroterra vibonese ed è considerata un piccolo paradiso montano. Si colloca infatti a circa 800 m sul livello del mare lungo l’appennino calabrese.  Tutta la vita di Serra San bruno e dei serresi ruota attorno alla venuta di Bruno di Colonia e alla conseguente fondazione della Certosa da parte del Santo. La nascita di Serra San Bruno infatti  risale al 1094 quando fu avviata la costruzione del monastero certosino dopo che il conte Ruggero d’Altavilla aveva concesso al suo grande amico Bruno il terreno e gli operai per poter procedere alla costruzione della Certosa. (Per ulteriori informazioni sulla Certosa e su San Bruno potete consultare la sezione dedicata) Ecco allora che  le prime abitazioni, di quello che sarebbe divenuto il paese, furono costruite per ospitare gli operai che lavoravano per i monaci della certosa di Santo Stefano e per l’eremo di Santa Maria per volere del fondatore, San Bruno. La presenza della Certosa ha enormemente influenzato la vita e lo stile di Serra San Bruno, forte infatti è sempre stata la presenza di grandi maestri artigiani, artisti del legno, del ferro e mastri decorartori.

Nel 1783 un forte terremoto distrusse sia la Certosa che la cittadina serrese, quest’ultima venne così nominata come Terravecchia a causa delle condizioni disastrose in cui versava in seguito all’evento catastrofico che causò indicibili perdite. Ma i serresi non si persero d’animo e iniziarono così la ricostruzione in una nuova zona più vicina alla Certosa della zona vecchia; questa fu soprannominata come zona Spinetto poichè prima dell’inizio dei lavori era piena di spine. Successivamente fu riqualificata anche la zona Terravecchia e ancora oggi il paese di Serra San Bruno è suddiviso in due rioni Terravecchia e Spinetto tra i quali sopravvivono ancora antiche rivalità. Importante per la tradizione serrese è  la Festa dell’Assunta che si celebra il 14 e 15 Agosto e che ogni anno richiama centinaia di turisti ma anche e sopratutto il ritorno alla terra natia di quei figli che per cercare migliori condizioni economiche sono stati costretti ad abbandonare le proprie famiglie. Questa festa si celebra sia nel rione Terravecchia che in quello di Spinetto con due separate processioni.

Sono presenti sul territorio nove chiese, che testimoniano l’attività delle confraternite locali ma soprattuto la grande maestria di architetti, artigiani e artisti che nel tempo hanno abitato la cittadina. Forse la Chiesa più bella è quella intitolata all’Addolorara ovvero la Chiesa Maria Santissima dei Sette Dolori, un vero e proprio capolavoro del tardobarocco calabrese che vi consigliamo vivamente di visitare perchè se non la vedete non ci credete!  Stupenda è anche la Chiesa Matrice intitolata a San Biagio patrono della cittadina serrese insieme a San Bruno. La particolarità di questa chiesa è che l’intera facciata è realizzata in granito locale. A testimoniaza della forte rivalità tra i due rioni vi sono poi due chiese entrambe intitolate a Maria Santissima Assunta in Cielo. La più antica è quella del rione di Spinetto così come la statua raffigurante la Madonna su cui poi è stata ricreata la statua di Terravecchia. Entrambe le statue lignee sono di una bellezza disarmante a testimonianza che i lavoratori del legno serresi sapevano il fatto loro. E tutte e due le chiese sono dei capolavori immensi che ogni serrese custodisce gelosamente. Ci sono poi tre piccole chiese, antiche e affascinanti che vi raccomandiamo di vedere: la Chiesa di San Gerolamo, la Chiesa di San Rocco e la cosiddetta chiesuledha (“piccola chiesa”) o chiesa della Madonna delle grazie.

Di certo se andate a Serra San Bruno non potete mancare di visitare il museo della Certosa e la parte esterna del monastero. Non è più possibile infatti visitare il convento certosino internamente; e poi il  Santuario regionale di Santa Maria nel Bosco, nel territorio compreso tra la Certosa e l’eremo. Qui è posto oltre alla splendida chiesa di Santa Maria anche il “dormitorio” di San Bruno dove si narra che il Santo si sia addormentato nel sonno eterno e il laghetto di San Bruno dove il Santo pregava e faceva penitenza.

Oltre ai luoghi di San Bruno se visitate la cittadina Bruniana non mancate alle passeggiate in montagna poichè il bosco serrese è una vera meraviglia. Rientra nel Parco Regionale delle Serre e in alcuni periodi dell’anno il sottobosco serrese offre una varietà di fungo porcino dall’odore e dal sapore inimitabili! Quindi che aspettate? Avventuratevi in questo angolo di paradiso e siamo sicuri che la sua bellezza naturalistica e artistica vi resterà nel cuore!

Consigliatissimo!

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