Tradizioni: la Domenica delle Palme in Calabria

Tra le tradizioni popolari della Settimana Santa, un momento particolarmente significativo è la Domenica delle Palme. Nella tradizione cristiana, questa giornata ricorda il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme, subito prima della sua passione, un gesto che segna l’inizio della via verso la Croce.

La domenica delle Palme in Calabria

In Calabria, la Domenica delle Palme è una festa vissuta con grande devozione dai fedeli, che partecipano alla benedizione delle palme, le quali assumono forme diverse a seconda della tradizione locale. Croci, cuori, fisarmoniche, e altri simboli di prosperità e abbondanza decorano le palme, che in alcuni paesi vengono caricate di cioccolatini e dolciper i bambini. Nei centri del cosentino, invece, si arricchiscono con fichi secchi e, in cima, si aggiungono un arancio e una fettuccina di seta.

Le processioni, che attraversano i centri calabresi, coinvolgono tutta la comunità e si concludono con la benedizione delle palme. Una volta terminata la funzione, le palme, i ramoscelli di ulivo e alloro vengono sistemati in varie case, balconi e luoghi sacri come simbolo di benedizione.

In alcune tradizioni locali, si usava un gesto particolare: le foglie secche di palma e di ulivo venivano bruciate per fumigare l’interno delle case, come un vero e proprio rituale di protezione contro le forze negative. Il fumo che si sprigionava dalla brace era accompagnato da una preghiera che recitava:

“A menzu a quattru cantuneri nci fu l’Arcangelu Gabrieli, du occhi ti docchiaru, tri ti sanaru. Lu Patri, lu figghiu, lu Spiritu Santu. Tutti li mali mi vannu a mari e lu beni mi veni ccani. Lu nomu di San Petru e lu nomu di San Pascali, lu mali mi vai a mari e lu beni mi veni ccani.”

ramoscelli benedetti, anche se vecchi, non venivano mai gettati via, ma venivano inceneriti nel fuoco, per purificare l’ambiente e continuare a custodire la protezione divina.

Le tradizioni dei fidanzati

In alcuni paesi della Calabria, la tradizione di regalare rami di palma guarniti con fazzoletti di seta, contenenti piccoli doni, è ancora viva. Questa usanza, che coinvolge principalmente i fidanzati e le fidanzate, rappresenta un gesto simbolico di affetto e devozione.

Nei centri della provincia di Reggio Calabria, i giovani, il sabato precedente la Domenica delle Palme, si recano in campagna a raccogliere fuscelle di palmizio. Con questi rametti, intrecciandoli, creano croci o altri bellissimi lavori artigianali che poi donano alle loro fidanzate e amiche. In cambio, le ragazze ricambiano con un cuoricino dolce, una sorta di biscotto a forma di cuore, con un uovo al centro, simbolo di fertilità e rinnovamento.

Le Pupazze di Bova

Le Pupazze di Bova

Bova, durante la Domenica delle Palme, si svolge un rito particolare che coinvolge le famiglie e l’intera comunità. Le “Pupazze”, grandi figure femminili realizzate con foglie di ulivo, vengono portate in processione fino alla chiesa di San Leo. Queste figure, decorate con fiori, frutta e primizie, simboleggiano il risveglio della natura e la rinascita. Dopo la benedizione, le Pupazze vengono spezzate e distribuite tra i presenti, un gesto che rappresenta la condivisione e la benedizione collettiva.

In molti, poi, pongono una parte di queste figure, chiamate “steddha”, sopra un albero nel proprio terreno, come segno di protezione e benedizione per l’anno a venire. Per la popolazione di Bova, questo rito ha un significato profondo: le Pupazze, con la loro forma femminile, ricordano il mito di Persefone e di sua madre Demetra, le dee che presiedevano alla fertilità e all’agricoltura, legando così la tradizione alla terra e ai cicli naturali.

La bussata di Caulonia

Caulonia, durante la Settimana Santa, si svolge un antico rito chiamato “la bussata”. I fedeli, in processione, partono dall’Arciconfraternita del S.S. Rosario e si dirigono verso il sagrato della chiesa Matrice in Piazza Mese. Qui, si fermano e bussano alla porta della chiesa, dove è esposto il Santissimo Sacramento.

La porta si apre per accogliere i penitenti, che, una volta entrati, intraprendono la “gira”. Questo momento solenne vede le confraternite, precedute dal Santo Sacramento, muoversi lentamente sotto le navate laterali della chiesa, mentre recitano e cantano antiche litanie, creando un’atmosfera di grande devozione e spiritualità.

Nicoletta Esposito

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