Kaulon: tra mito e realtà nella Magna Grecia

Kaulon, lega la sua fondazione a un mito avvolto nell’incertezza. Secondo alcuni, la città fu fondata da Tifone di Aegium, mentre altri sostengono che sia stata eretta da Kaulon, figlio dell’amazzone Clete. C’è anche un’ipotesi più moderna che la considera come una colonia di Kroton (l’attuale Crotone).

Kaulon

La città fu inizialmente sotto l’influenza di Kroton e rimase tale anche dopo la sua indipendenza, la quale fu compromessa dalla Battaglia del Sagra intorno al 560 a.C.

Kaulon, insieme a Kroton, fu una delle città fondatrici della Lega Italica. Questa alleanza si formò con l’obiettivo di resistere all’avanzata dei Lucani da nord e di Siracusa da sud.

Dopo la sconfitta della Lega Italica nel 389 a.C., i cittadini di Kaulon furono deportati in Sicilia e il suo territorio fu ceduto a Locri Epizefiri.

La città fu successivamente riedificata da Dionisio il Giovane, ma non raggiunse mai più lo splendore precedente, diventando una cittadina di secondo piano e, infine, una semplice stazione durante la Repubblica Romana.

Kaulon subì ulteriori sconfitte nel IV secolo a.C., finendo sotto il controllo di Dionisio I di Siracusa e, infine, venendo incorporata nell’orbita di Roma nel 205 a.C. per opera di Quinto Fabio Massimo.

Strabone riporta che già ai suoi tempi la città era stata abbandonata a causa di conflitti con gli abitanti della regione circostante. I resti sono stati rinvenuti nel territorio del comune di Monasterace, tra cui si trovano i più grandi mosaici ellenistici dell’Italia antica, come il famoso “Drago di Kaulon”.

Kaulon, oltre alla sua importanza strategica, era un centro economico significativo. Le fonti letterarie attestano la presenza di un porto con doppio approdo alla foce della fiumara d’Assi, indicando l’attività commerciale della città. Kaulon era ricca di materie prime come pietra, magnesia, sale, oro e piombo, e aveva una produzione significativa di manufatti in metallo e vasellame.

Nicoletta Esposito

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