Il parco nazionale della Sila: la biodiversità animale

Il Parco Nazionale della Sila è un paradiso di biodiversità animale, con una grande varietà di specie che coesistono armoniosamente nei suoi ecosistemi. Originato dal Parco Nazionale della Calabria, uno dei cinque parchi storici d’Italia, questo vasto territorio montano nel cuore del Mediterraneo ospita foreste, laghi e ambienti aperti, che lo rendono un habitat ideale per numerose specie di fauna selvatica.

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Nel Parco Nazionale della Sila sono presenti ben 175 specie di vertebrati autoctoni. Questi includono 65 specie di mammiferi, come il lupo, il cervo e lo scoiattolo nero meridionale, e 80 specie di uccelli, tra cui spiccano i picchi e i rapaci. Inoltre, il parco ospita 12 specie di anfibi, 16 specie di rettili e 2 specie di pesci.

La fauna invertebrata è ancor più vasta, con circa 4.500-5.000 specie, tra cui 14 endemiche della Calabria. Questi animali svolgono un ruolo essenziale nel mantenimento dell’equilibrio ecologico del parco, interagendo con gli altri componenti dell’ecosistema.

La fauna attraverso le ere

Nel corso delle ere geologiche, la Calabria ha subito diverse glaciazioni e mutazioni del suo ambiente vegetazionale, favorendo la presenza di una fauna variegata. Grazie ai ritrovamenti fossili, sappiamo che un tempo nella regione vivevano ippopotami, elefanti, bisonti, orsi e cervi. Questi ultimi sono tra gli ultimi animali a essere scomparsi, principalmente a causa della caccia, ma recenti sforzi di conservazione stanno favorendo il loro ritorno nel parco.

Mammiferi iconici: lupo, cervo e capriolo

Uno degli animali più affascinanti del Parco è il lupo appenninico. Il lupo rappresenta il vertice della catena alimentare nella Sila, e la sua presenza è segno di un ecosistema in salute. Vive e caccia nei boschi e nelle radure del parco, dove trova prede come il capriolo e il cervo, animali erbivori che si stanno ripopolando grazie ai programmi di conservazione. Il capriolo, in particolare, trova rifugio nei vasti boschi misti di pini, faggi e cerri, mentre il cervo è un altro importante elemento di questo ecosistema.

Il ritorno della lontra

Tra i mammiferi più rari e interessanti del parco, troviamo la lontra. Questo mammifero semi-acquatico è tornato a popolare le acque della Sila dopo anni di declino, sfruttando i fiumi e i torrenti incontaminati che attraversano il parco. La lontra rappresenta un importante indicatore di qualità ambientale, dato che vive solo in corsi d’acqua puliti e ricchi di biodiversità.

La cruciale importanza dei picchi

Il picchio è una specie cardine della Sila, con ben sei specie presenti nel parco, tra cui il picchio nero, il più grande d’Europa, e il picchio rosso maggiore. Questi uccelli, definiti specie ombrello, sono fondamentali per l’equilibrio ecologico della foresta, poiché scavano cavità negli alberi per nidificare, offrendo rifugio a molte altre specie di uccelli e mammiferi. In particolare, il picchio nero si nutre di insetti xilofagi, contribuendo così a mantenere in salute i boschi e a controllare le specie dannose per gli alberi.

Gli uccelli del parco: avifauna variegata

Il Parco Nazionale della Sila è un rifugio per una straordinaria varietà di uccelli, con oltre 80 specie nidificanti. Tra le specie più comuni troviamo il falco pecchiaiolo, il gufo reale e il gallo forcello, un galliforme tipico delle foreste europee. Le foreste mature del parco, ricche di necromassa e di sottobosco, sono l’habitat ideale per questi uccelli, che qui trovano cibo e riparo.

La fauna invertebrata: una biodiversità nascosta

Anche se meno visibile, la fauna invertebrata del parco è incredibilmente diversificata, con una stima di oltre 5.000 specie, incluse 14 specie endemiche della Calabria. Gli invertebrati svolgono un ruolo cruciale negli ecosistemi forestali, contribuendo alla decomposizione del materiale organico e al mantenimento della fertilità del suolo. Inoltre, essi costituiscono una fonte di cibo essenziale per molte specie di uccelli e mammiferi.

Conservazione e ritorno delle specie

La protezione dell’ecosistema della Sila è essenziale per preservare la sua fauna unica. La gestione delle Aree Protette ha portato al ritorno di specie iconiche come il lupo, non solo nella Sila ma anche nell’Aspromonte. Questi sforzi di conservazione mirano a contrastare la perdita di biodiversità e garantire un equilibrio ecologico duraturo, proteggendo sia le specie animali che l’ambiente in cui vivono.

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