La leggenda di Donna Canfora e della Costa Viola

Sulla costa tirrenica della Calabria, in prossimità di Taureana di Palmi, nella regione conosciuta come Pietrenere, si sviluppa la leggenda di Donna Canfora. Questa donna, di straordinaria bellezza e amata da tutti per la sua generosità, decise di dedicare la sua vita alla memoria del marito, scomparso prematuramente.

Donna Canfora Costa Viola

La fama di Donna Canfora si diffuse rapidamente, raggiungendo non solo i confini della sua comunità, ma estendendosi anche ai porti lontani. I Saraceni, attratti dalla sua notorietà, escogitarono un piano ingannevole. Si travestirono da mercanti e allestirono un mercato con tessuti pregiati, tappeti, gemme scintillanti e ceramiche raffinate, e attraccarono nel porto locale.

Le donne del luogo, incuriosite, affollarono la spiaggia per ammirare tali tesori, e anche Donna Canfora, nonostante qualche dubbio suscitato da un presentimento inquietante, fu persuasa dalla sua dama di compagnia a esplorare il mercato ricco di meraviglie. Quando giunse sulla spiaggia, la folla si aprì per darle spazio, agevolando il suo ingresso a bordo della nave. Il capitano, con un sorriso finto, la invitò a seguirlo per esaminare la merce esposta. Poi, con un segnale alla sua ciurma, fece issare le vele e gettò l’ancora.

Sulla spiaggia, la folla proruppe in grida, e Donna Canfora, comprendendo l’inganno e presa dalla consapevolezza del proprio rapimento, chiese di essere lasciata sola per un momento, per poter congedarsi dalla sua terra natia. Dirigendosi verso la poppa, gettò uno sguardo agli amici disperati, elevò una preghiera a Dio con gli occhi rivolti al cielo e si gettò nel mare.

Donna Canfora scomparve tra le onde, e nel punto esatto in cui svanì, il mare assunse i colori dell’indaco, del blu, del turchese e dell’emerald, richiamando i toni dei suoi abiti pesanti. Questa località è oggi conosciuta come Costa Viola.

La Costa Viola si estende lungo la costa tirrenica calabrese da Palmi a Villa San Giovanni, prendendo il suo nome dalla tavolozza caleidoscopica del mare.

Ancora oggi si racconta che il suono delle onde che si infrangono sulla spiaggia sia il pianto di Donna Canfora, che saluta la sua amata terra.

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