La Villa Romana di Casignana è uno dei complessi archeologici di età romana più rilevanti dell’Italia meridionale. Situata sulla riviera dei Gelsomini in Calabria, questa villa offre una vista mozzafiato sul mare azzurro e ospita le magnifiche vestigia di una Villa Romana di età imperiale.
Scoperta e scavi
La villa venne scoperta nel 1963, in modo del tutto casuale, durante i lavori di scavo effettuati per la realizzazione di un acquedotto. Da allora, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria ha condotto esplorazioni sistematiche, rivelando un sito di grande importanza storica e culturale. I primi scavi si effettuarono già nel 1965-1966, con il rinvenimento di parti della struttura e di alcuni pavimenti musivi. Successivamente, si susseguirono campagne di scavi a partire dal 1981 fino al 1989, e poi a partire dal 1998. Parallelamente, è stato avviato anche un programma di interventi finalizzati al restauro dei mosaici ed alla realizzazione di un opportuno sistema di copertura. L’area finora scavata ha consentito di acquisire molti dati sulla Villa Romana di Palazzi di Casignana dalla sua nascita al suo sviluppo e ha disvelato un sito archeologico di età romana sicuramente tra i più significativi dell’Italia meridionale, a sud dell’area vesuviana. Questo affascinante capitolo della storia, tuttavia, non è giunto alla fine. Molto può essere ancora portato alla luce considerato che l’insediamento si sviluppa su un’area di circa 15 ettari, pronto a svelare ulteriori segreti nascosti tra le pieghe del tempo.
Struttura e mosaici
La villa sorgeva probabilmente sull’antica strada di collegamento tra Locri Epizefiri e Rhegion (Reggio Calabria). Sono stati rimessi in luce gli ambienti di un ampio complesso termale privato, accessibile da un porticato. Questi ambienti sono riccamente decorati con mosaici, tra i quali spicca quello figurato del frigidarium (conosciuto anche come la “sala delle Nereidi”), datato al III secolo. Questo mosaico raffigura in grandi tessere bianche e verdi un thiasos marino con quattro figure femminili che cavalcano un leone, un toro, un cavallo e una tigre, terminanti con una coda di pesce. La sala ha pianta ottagonale con quattro lati absidati e presenta due vasche per acqua fredda. Il calidarium, con impianto di riscaldamento a ipocausto e tubi fittili sulle pareti, ha ugualmente pianta ottagonale e pavimentazione a mosaico in piccole tessere e doveva essere coperto da una volta. Del complesso fanno parte anche una sala rettangolare pavimentata in lastre di marmo colorato (opus sectile). A monte si trova un ninfeo monumentale con cisterne. Sul lato opposto della strada statale si trova la parte residenziale della villa, con ambienti articolati intorno a un grande cortile. Vi si trovano ancora pavimentazioni a mosaico, come la “sala delle quattro stagioni” e la “sala absidata“.
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