Anassila, fu un influente tiranno che governò Reggio Calabria e lo Stretto di Messina nel periodo compreso tra il 500 a.C. circa e il 476 a.C. Il suo regno è caratterizzato da tentativi significativi di unificare politicamente le città di Rhegion e Zancle, trasformando Reggio in un centro di potere nella Magna Grecia.
Il trionfo olimpico e l’ascesa di Reggio
Anassila si distinse vincendo alle Olimpiadi, particolarmente nella corsa con le bighe, tra il 500 a.C. e il 476 a.C. Nella 73ª olimpiade (480 a.C.), partecipò alla gara dei carri trainati dai muli, rispettando la legge olimpionica della “Parità dei partecipanti” e organizzò un sontuoso banchetto dopo la vittoria. La sua abilità politica e militare portò Reggio a un periodo di grande potenza.
L’ascesa a tiranno e la conquista di Zancle
Nel 494 a.C., Anassila occupò l’acropoli di Reggio, rovesciando l’oligarchia esistente e instaurando la sua tirannide. Sfruttando la crisi interna di Reggio, si oppose all’espansionismo di Ippocrate, tiranno di Zancle e Gela. Dopo la morte di Ippocrate nel 491 a.C., con un esercito di messeni, conquistò Zancle, ribattezzandola Messana in onore della Messenia, la patria d’origine dei suoi antenati.
L’apice del potere di Rhegion
Contribuì in modo significativo all’ascesa di Rhegion, trasformandola in uno dei centri più importanti del Mediterraneo. Attraverso il potenziamento dell’economia e della politica, Reggio divenne un ricco e influente centro nella Magna Grecia.
Conflitti e alleanze: Locri Epizephìri
Successivamente, Anassila attaccò Locri Epizephìri, infrangendo un’antica alleanza tra Reggio e Locri che aveva portato alla vittoria congiunta contro Kroton nella celebre battaglia sul fiume Sagra del 580 a.C. Questo atto causò nuove alleanze, con i Locresi che si unirono a Siracusa, mentre Anassila cercò l’aiuto dei Cartaginesi di Amilcare.
La Morte di Anassila e la sua eredità
Anassila morì nel 476 a.C. contribuì notevolmente alla storia di Reggio e della Magna Grecia. La sua figura è commemorata da una testa elmata, riconosciuta come un ritratto ideale di Anassila, conservata nel Museo regionale di Messina.
Nicoletta Esposito
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