Calabria: tradizioni nel giorno della commemorazione dei defunti

La Calabria, terra di ricche tradizioni e cultura, si distingue per la sua profonda connessione con il giorno della commemorazione dei defunti. Questa festività è intrisa di usanze e riti unici che rendono questa celebrazione particolarmente affascinante. Di seguito, esploreremo alcune delle più straordinarie tradizioni calabresi legate a questa giornata speciale:

La tavola delle anime

Nella notte tra il 1 e il 2 novembre, è pratica diffusa in molte località calabresi lasciare la tavola imbandita per i propri cari defunti. Questo atto è un segno tangibile di rispetto e amore verso coloro che ci hanno lasciato.

Il mazzo di carte per i defunti

In alcune zone della Calabria, era tradizione lasciare un mazzo di carte in onore dei parenti defunti di sesso maschile. Questo gesto potrebbe aver avuto radici culturali specifiche o significati simbolici legati al gioco delle carte.

Lanterne intagliate dalle zucche

Nelle regioni del Vibonese e del Catanzarese, non era raro trovare lanterne intagliate dalle zucche (conosciute come “coccalu de li muarti”), simili a quelle associate alla festa di Halloween nei Paesi anglosassoni. Questa pratica potrebbe aver avuto lo scopo di illuminare il cammino dei defunti o di respingere gli spiriti maligni.

Processioni e preghiere a Cosenza

Nella zona di Cosenza, la commemorazione dei defunti assumeva un carattere più solenne. La giornata prevedeva processioni durante le quali veniva recitato il rosario. La partecipazione alla Santa Messa era una parte fondamentale della celebrazione, che si concludeva con un convivio in cui cibo e bevande venivano condivisi tra i partecipanti.

Donazioni ai poveri

In alcune località, i defunti venivano “saziati” attraverso donazioni alimentari ai poveri del paese. In occasione della commemorazione, le famiglie offrivano generi alimentari ai meno fortunati o li invitavano a condividere un pasto nelle loro case. Questo riflette la tradizione di fare opere di carità in onore dei defunti.

Una tradizione che abbraccia l’Ognissanti

Il giorno della commemorazione dei defunti, fissato al 2 novembre, è strettamente connesso alla festa di Ognissanti dell’1 novembre. Questa unione delle celebrazioni risale all’anno 853 d.C.

Altre Tradizioni che riguardano la commemorazione dei defunti in Calabria

Oltre a queste consuetudini, in Calabria si possono scoprire altre pratiche legate al 2 novembre. In particolare, nelle comunità italo-albanesi, si svolgevano cortei verso i cimiteri, seguiti da benedizioni e preghiere. Alcuni preparavano persino banchetti direttamente sulle tombe, invitando i visitatori a partecipare.

In alcune zone, si preparavano dolci speciali per i bambini, raccontando loro che erano doni portati dai parenti defunti. Questi dolci rappresentavano sia i doni inviati dal cielo dai defunti sia l’offerta di ristoro per il loro viaggio.

La Calabria è anche famosa per i suoi piatti tradizionali del 2 novembre, come la “Lagana e ciciari” (fettuccine con i ceci) e il delizioso “Grano de Morti,” preparato con grano tenero lessato e condito con mosto cotto, acini di melagrana, cioccolato, noci e canditi.

Nella provincia di Vibo Valentia, i dolci tipici del giorno dedicato alla commemorazione dei defunti sono le “ossa dei morti.”

Inoltre, la notte della vigilia del 2 novembre è tradizione accendere una lampada o una candela sul davanzale della finestra, in modo da indicare ai defunti la strada del loro ritorno. Al mattino, si fa un gesto di rispetto per i defunti liberando i letti.

In questo modo, la Calabria celebra il giorno della commemorazione dei defunti con devozione e una ricca varietà di tradizioni uniche che riflettono l’amore e il rispetto verso i propri cari scomparsi e mantengono viva la memoria dei defunti in modo toccante e significativo.

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