Il Castello di Roseto Capo Spulico

Il Castello di Roseto Capo Spulico si erge su una scogliera a picco sul mare e viene considerato uno dei tesori architettonici della Calabria.

La storia del castello di Roseto Capo Spulico

Il castello risale al X secolo di ciò ci dà testimonianza un documento di San Vitale da Castronuovo; qui si legge che nella stessa posizione era stato realizzato un antico monastero.

Il castello sarebbe poi stato costruito sui ruderi di quel monastero che a sua volta era stato eretto sulle rovine di un tempio pagano dedicato alla dea Venere.

Un secolo dopo i Normanni ne eseguivano la costruzione.

Il Castello segnava il confine tra i territori appartenenti ai fratelli Roberto il Guiscardo e Ruggero I.

Nel XIII secolo venne utilizzato come fortezza militare.

Ma è nel 1230 e grazie a Federico II che il castello di Roseto venne annoverato nel Piano dei Castelli.
Esso comprendeva una cinta muraria, stalle, prigioni, un sistema idraulico per la raccolta delle acque e le camere del feudatario.

Il castello oggi

Oggi la struttura ha due torri, una più alta dell’altra. Al suo interno è presente un cortile dal quale si accede alle scuderie e si entra nei saloni e nelle stanze arredate secondo lo stile medievale.

Nel cortile troviamo un arco in cui vi sono degli stemmi tipici del Tempio dell’Ordine Cistercense.

Di particolare interesse è una tesi secondo la quale nel Castello fu custodita la Sacra Sindone.

Molti sono gli elementi a sostegno di questa tesi ma la più attendibile la leggiamo in alcuni scritti rinvenuti negli archivi zaristi, secondo cui nel castello, proprio Federico II custodì, per alcuni anni, il telo della Sacra Sindone.

Sabina Maiolo

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