Cirò Marina

Cirò Marina, affacciata sulle limpide acque del Mar Ionio, regala ai visitatori un’esperienza unica, tra spiagge incontaminate e un patrimonio storico che si snoda tra edifici secolari e leggende affascinanti.

Cirò Marina

Cirò Marina è una città sul mare in provincia di Crotone.

È costituita da 16 km di spiaggia con fondali limpidi caratterizzati da tanti colori di flora e fauna.

Le spiagge di Cirò Marina

Le spiagge sono molto diverse, in zona Fego  vi sono dune sabbiose, sabbia finissima e dorata, mentre nelle parti di punta Alice vi è sabbia ciottolosa e ghiaia sottile.

Nella parte centrale, invece, ci sono degli scogli dove è anche possibile pescare.

Le sue spiagge non sono solo luoghi di relax, ma anche teatro di uno spettacolo naturale straordinario: la nascita delle tartarughe caretta caretta. Un’occasione rara per assistere alla vita che sboccia direttamente dalla sabbia.

Accanto al mare si estende una vasta pineta di circa 60 ettari, che offre non solo un rifugio naturale ma anche itinerari appositamente creati per gli amanti delle passeggiate. Per le famiglie, un parco giochi accoglie i più piccoli, garantendo divertimento in un ambiente sereno e immerso nella natura.

Cosa vedere a Cirò Marina

Nella suggestiva località di Madonna di Mare, lo sguardo è catturato da due eleganti file di edifici settecenteschi, realizzati in pietra con un profilo arcuato, deliziando gli occhi dei visitatori con la loro maestosità. Queste imponenti strutture, un tempo utilizzate come depositi per le merci durante i vivaci mercati, portano il nome di Mercati Saraceni, in un omaggio storico alle invasioni saracene che hanno lasciato il loro segno su questa terra.

Oggi, queste affascinanti costruzioni hanno assunto una nuova vita e sono diventate luoghi vibranti e vivaci, destinati ad accogliere manifestazioni culturali che rievocano il passato glorioso di questa località.

Imperdibile è anche la visita al castello Sabatini, imponente struttura militare che risale al Quattrocento, testimonianza silente di un’epoca passata di grande importanza storica. Mentre a Punta Alice, gli appassionati di archeologia possono esplorare i suggestivi resti del Tempio di Apollo Haleo, risalente a un’antichità che affascina ancora oggi.

Il paesaggio si arricchisce ulteriormente con le torri vecchia e nuova, erette in epoche diverse con la duplice funzione di centri di avvistamento e difesa, simboli indelebili di un passato di vigilanza e protezione costiera.

Tra le gemme architettoniche e culturali da esplorare, spicca la Chiesa di San Cataldo, un’autentica perla costruita nei primi anni del Novecento, offrendo un’esperienza di spiritualità e arte in un contesto unico.

Per chi desidera allontanarsi leggermente dalla costa, l’entroterra riserva una sorpresa affascinante: il santuario della Madonna di Itria, eretto nel XVII secolo su un antico monastero basiliano dei Padri Passionisti. Una destinazione che unisce la fede alla storia, immergendo i visitatori in un’atmosfera di contemplazione e mistero.

La Madonna di Itria

Nel seicento, un tempo in cui il fervore monastico e la devozione erano saldamente radicati, sorse il santuario della Madonna di Itria, un luogo dall’atmosfera impregnata di storia e mistero. Questa straordinaria costruzione ebbe origine da un antico monastero basiliano, fondato con dedizione dai Padri Passionisti.

Il nome stesso, “Itria“, trae le sue radici dalla lingua greca, derivando da “idros”, che tradotto significa “acqua”. Un richiamo che porta con sé un significato profondo, forse collegato a una fonte di purificazione spirituale o alla fluidità delle emozioni che questo luogo sacro evoca.

La leggenda che avvolge la nascita del santuario è intrisa di suggestione e fede. Durante l’Impero d’Oriente, un decreto emanato da Leone III imponeva la distruzione di tutte le immagini sacre. Tuttavia, alcuni soldati, affascinati dalla bellezza della Madonna, si rifiutarono di distruggerla. Decisero invece di deporla con rispetto in una cassa di cedro e di immergerla nelle profonde acque del mare.

La narrazione prende vita con l’incrocio del destino di una giovane ragazza, intenta a raccogliere legna. Fermata da un vecchio saggio sulla strada, le fu chiesto di chiamare la madre e il prete, indicando loro di recarsi sulla spiaggia denominata “fossa del lupo” per recuperare una misteriosa cassa.

Il susseguirsi degli eventi confermò l’autenticità del miracolo: la giovane, sopravvissuta ad un repentino attacco di apoplessia, corse a chiamare la madre e il prete il giorno successivo. Sulla spiaggia, i due furono sorpresi dalla presenza di due eremiti, misteriosi custodi del santuario, che li aiutarono a portare in salvo la cassa. Tuttavia, appena terminata la loro missione, gli eremiti scomparvero nel nulla, lasciando dietro di sé solo il segno del loro enigmatico passaggio.

Di fronte al maestoso santuario, si erge la statua di Cristo Benedicente, un’immagine che comunica silenziosamente la spiritualità e la benedizione che avvolgono questo luogo sacro. 

I prodotti tipici

È possibile trovare negozi di souvenir o anche di tipo enogastronomico soprattutto in via Roma, Ciró produce uno dei vini più importanti della regione il Ciró Doc.

Da provare sono anche gli insaccati come il capocollo, i formaggi come il pecorino, il caciocavallo e le sardelle.

Tra cultura, religione e storia!
Visitatela!

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