Curinga


Curinga si trova su una collina a circa 350 metri sul livello del mare, affacciata sulla piana di Lamezia e il Mar Tirreno. Il suo territorio comprende la frazione di Acconia.

Curinga
Ph. Tommsss91

Esplorando la storia di Curinga: un antico insediamento neolitico

Secondo gli studi condotti da Albert J. Ammerman, la piana di Curinga era abitata già nel Neolitico antico. Una recente campagna di scavo ha rivelato resti specifici di capanne preistoriche, focolari circolari, intonaci di strutture abitative, strumenti litici, ceramiche decorate, accette e fusaiole. Questi reperti appartengono a una comunità che sfruttava le risorse agricole lungo la via dell’ossidiana, collegando le Isole Eolie alle regioni adriatiche.

Curinga nell’era Magno-Greca: un nucleo urbano tra Hipponion e Temesa

Durante l’epoca magno-greca, Curinga assumeva il nome di Laconia, fungendo da nucleo urbano strategico a metà strada tra le città greche di Hipponion e Temesa. Insieme all’attuale Acconia, molti toponimi riflettono una chiara derivazione ellenistica, evidenziando l’influenza culturale di quest’epoca nella regione.

Le Terme Romane di Curinga: un Viaggio nel passato del I secolo d.C.

Le Terme Romane, risalenti al I secolo d.C., si ergono maestose nella piana alluvionale formata dalle foci dei fiumi Amato ed Angitola. Questo monumento, presumibilmente collegato a una villa padronale, offre uno sguardo ben conservato sulla vita romana di oltre duemila anni fa.

Le difficoltà storiche di Curinga: coste inospitali, impaludamento e incursioni Saracene

L’insicurezza delle coste, l’impaludamento delle pianure e le incursioni saracene spinsero molti abitanti a cercare rifugio in collina, formando i borghi che caratterizzano ancora oggi la regione. La costa di Curinga conserva testimonianze di questo periodo, con il sistema difensivo costiero che include la Torre Mezza Praja, il forte di Torre Mezza Praja e la Torre di Laconia.

Il patrimonio di Curinga: torre di Laconia e il monastero di S. Elia

La Torre di Laconia, compresa nel perimetro di un grande palazzo con annessa chiesa, fu donata da Regina Sancia a Goffredo Marzano nel 1331. Un’altra testimonianza monumentale è il Monastero di S. Elia, risalente all’anno mille. Con resti ben conservati del “Sancta Sanctorum” e una suggestiva vista sul Golfo di S. Eufemia, questo complesso racconta la storia millenaria della regione.

Il Millenario Platano di Curinga: un monumento naturale di rilevanza Europea

Collegato al Monastero, il Platano della specie orientalis, alto  21 metri con una circonferenza di 18 metri, è il Platano più largo e più vecchio d’Italia. Vincitore del secondo posto al concorso europeo Tree Of The Year nel 2021, questo albero secolare è un simbolo della natura rigogliosa di Curinga.

Il centro storico di Curinga: un tesoro culturale

Nel centro storico di Curinga, la Chiesa dell’Immacolata, il Santuario di Maria SS del Carmelo e la Chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Andrea Apostolo sono testimonianze di valore culturale. Poco fuori dal centro abitato, la Chiesa di Maria SS delle Grazie, fondata dagli Agostiniani nel 1532 con annesso romitorio, aggiunge un ulteriore strato di spiritualità e storia alla ricca trama di Curinga.

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