Fiumefreddo Bruzio

Fiumefreddo
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Fiumefreddo Bruzio, inserito tra i borghi più belli di Italia, rappresenta una delle meraviglie storiche della Calabria.

La storia di Fiumedreddo Bruzio

Il  nome Fiumefreddo deriva da Flumen Frigidum, fiume che sgorga nella roccia a pochi km dal mare mentre Bruzio venne inserito successivamente, nel 1860.

La struttura dove sorge ora il centro abitato risale al medioevo.

Sottoposta a varie dominazioni, nel 1054 fu conquistata da Roberto il Guiscardo che lo regalò a suo fratello Ruggero il Normanno.

In seguito passò nelle mani di Simone da Mamistra per poi passare a Giovanni de Flenis nel 1269 e successivamente al Vicerè di Calabria Ferdinando d’Alarcon.

Cosa vedere a Fiumefreddo Bruzio

La porta merlata fa da ingresso principale al paese fortificato, infatti il borgo conserva la struttura iniziale.  Camminando per le strade del borgo, possiamo notare delle opere realizzate da Salvatore Fiume.

Tra i capolavori creati dal maestro siciliano vi sono i dipinti del Castello della Valle dove sono presenti delle raffigurazioni alle pareti interne ed esterne del palazzo ma che si cancellarono a causa delle intemperie.

Nel 1996 realizzò la stanza dell’eden che raffigura il piccolo borgo come il paradiso terrestre.

A Largo Torretta una delle tre piazze panoramiche di Fiumefreddo vi è la scultura de la ragazza del surf.

Un’altra opera si trova  sulla terrazza di Largo Rupe, si tratta di un medaglione della fortuna nel quale viene rappresentata una grande moneta raffigurante una dea bendata a cavallo di una cornucopia e sullo sfondo il castello della Valle.

Dietro la medaglia vi è una poesia del maestro ma  con il tempo si è cancellata.

Nella parte più alta del borgo troviamo i ruderi del castello, dal quale è possibile avere una bellissima vista panoramica sul mare.

I monumenti religiosi di Fiumefreddo Bruzio

  • Chiesa Madre;
  • Chiesa di Santa Chiara;
  • Chiesa di San Francesco di Paola costruita nel 1707 la quale custodisce al suo interno la tomba del Principe Pietro Alarçon Mendoza e quella di Pascaletti;
  • Chiesa di San Rocco nella quale troviamo all’interno della cupola dei dipinti realizzati da Salvatore Fiume, che rappresentano, letti in senso antiorario, il santo che salva il borgo colpito dalla peste ed infine la Chiesa di Santa Maria di Fonte Laurato.

Altri monumenti:

  • Palazzo Pignatelli, di fattura cinquecentesca e dimora di diversi feudatari;
  • Palazzo Pitellia, con cortile interno di scuola romana del XVIII secolo;
  • Palazzo del Barone Del Bianco,
  • Palazzo Gaudiosi,
  • il seicentesco Palazzo Mazzarone,
  • Palazzo Santanna e
  • Palazzo Castiglione-Morelli.

I piatti tipici

Tra i piatti tipici spiccano: la “filiciata“, delizioso piatto a base di formaggio fresco su foglie di felce; e la frittata di patate, una sorta di torta rustica preparata con le patate fornite dai campi circostanti, la quale nonostante sia così chiamata, non presenta tra i suoi ingredienti le uova.

Resterete veramente incantati da questo borgo.

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