Il borgo di Rocca Imperiale

Il borgo di Rocca Imperiale si dispiega lungo la costa Jonica a poca distanza dal confine con la Basilicata.


Popolato da poco più di 3.000 abitanti, fu un’importante roccaforte in epoca medievale.

Storia


La storia di Rocca Imperiale ha inizio con l’edificazione del castello da parte di Federico II di Svevia tra il 1220 e il 1225.
Gli stretti vicoli del centro storico, che conducono al castello stesso, sono un vero e proprio libro di storia.
Le case – di cui si ammirano architravi, cornicioni, mensole – sono disposte a gradinata ai piedi della fortezza. La ristrettezza del luogo impone stretti viottoli e ripide salite di accesso al castello, grazie ai quali è preservato l’aspetto medievale del borgo, dominato dalla severa mole delle costruzioni militari.

Rocca Imperiale si trova in una posizione decisamente strategica, a brevissima distanza dal mare e a metà strada tra la Puglia e la Sicilia, i veri centri svevi del tempo.

Il borgo è un vero e proprio museo a cielo aperto, unico nella Sibaritide.

Il Castello Svevo

È un castello quadrilatero fornito di otto torri, cinto da mura merlate e dotato di un fossato.

Della struttura originaria restano poche tracce: una torre avente sezione costante, il portale d’ingresso, una finestra ogivale di arenaria che dà sulla costa scoscesa a ovest e alcune feritoie.

Le dimensioni e molto dell’aspetto attuale derivano invece dal grande ampliamento e rafforzamento fatto nel 1487 da Alfonso II d’Aragona.

Le Chiese

Numerose le chiese che meritano di essere visitate:
la Chiesa di Santa Maria in Cielo Assunta, attuale chiesa madre.


La chiesa di San Giovanni risalente al ‘400.

In ordine cronologico, furono poi edificate:

La Chiesa delle Cesine, la Chiesa del Rosario, quella del Carmine e quella di San Biagio.
Troviamo poi la Chiesa della Croce, all’ingresso del paese e quella dell’Immacolata, addossata alla matrice, al posto del monumento dei caduti della grande guerra.

Nel ‘700 si menzionano come diroccate le chiesette della SS. Annunziata e di S. Giovanni nelle contrade omonime. Non è escluso che ve ne fosse una a S. Elia, attorno al 1100, officiata dai monaci basiliani, di rito greco.

Museo delle cere


Il museo offre una sensazionale e suggestiva atmosfera grazie alla compresenza di elementi di misticità, vetustà e alla combinazione spettacolare tra il sacro ed il profano.


Da Federico II di Svevia a De Gasperi, da Mussolini a Che Guevara, da Madre Teresa di Calcutta a Rita Levi Montalcini, da Giuseppe Verdi a Totò (principe Antonio de Curtis), tutti a grandezza umana con occhi di cristallo e capelli veri adornati da un vestiario più che reale, rappresentativo del nostro immaginario collettivo.

Il limone IGP di Rocca Imperiale


Il magnifico borgo di Rocca Imperiale non smette di stupire nemmeno a livello gastronomico, qui è presente una varietà di limone che ha di diritto conquistato il marchio IGP.
Conosciuto come limone rifiorente, poiché fiorisce almeno 4 volte all’anno producendo frutti per ogni fioritura è tra i limoni di Calabria più apprezzati.

Seguici sui nostri social

Instagram

Youtube

Facebook

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *