Tropea: storia, miti e leggende

Nel cuore della provincia di Vibo Valentia, sospesa tra il blu intenso del Mar Tirreno e le scogliere che raccontano epoche millenarie, Tropea si erge come una perla preziosa della Calabria. Oltre alle sue spiagge mozzafiato e alle delizie enogastronomiche, questa località è avvolta in un’atmosfera intrisa di storie, miti e leggende che ne definiscono l’anima. Attraverso i secoli, il nome “Tropea” ha evocato non solo le gesta di eroi e conquistatori, ma anche il sussurro di antiche divinità e il mistero di personaggi leggendari.

Tropea

La nascita mitica

Il nome “Tropea” ha origini avvolte nel mistero. Comunemente, si crede che derivi da “trofeo” (tropaeum), in onore dell’omaggio reso dagli dei a Scipione l’Africano al suo trionfale ritorno da Cartagine a Roma nel 209 a.C. Tuttavia, una leggenda suggerisce che Tropea sia stata fondata dal mitologico Ercole, giunto sulle coste calabresi durante la sua ricerca del Vello d’Oro. C’è persino chi sostiene che il nome precedente fosse “Portercole”.

Le radici antiche

I primi reperti archeologici indicano che la zona di Tropea era abitata fin dal Neolitico. Una leggenda narra di come la popolazione locale fosse rimasta “primitiva” fino a quando uno straniero di bell’aspetto, chiamato Italo, naufragò sulla spiaggia durante una tempesta. Italo, dichiarandosi inviato dagli dei, insegnò agli abitanti di Tropea a cacciare, pescare e migliorare le colture. Quando partì, decisero di chiamare il loro territorio “Italia” in suo onore.

Tropea tra le braccia di Roma

In epoca preimperiale, Tropea si integrò gradualmente con Roma, attraversando le vicissitudini comuni al sud Italia. La dominazione normanna lasciò testimonianze artistiche e architettoniche che ancora oggi decorano il territorio di Tropea.

Le leggende mistiche di Tropea

Alcune delle leggende più celebri sono intrise di misticismo. Santa Domenica, originaria di Tropea, subì persecuzioni degli imperatori Diocleziano e Massimiano. La sua chiesa locale, dedicata a lei, salvò il villaggio durante le incursioni dei pirati. Le campane suonarono durante la notte, mettendo in fuga i banditi, secondo la leggenda.

La benedizione di San Francesco di Paola

Verso la fine del XV secolo, san Francesco di Paola visitò Tropea durante la sua opera di evangelizzazione. Indicò agli abitanti il luogo in cui costruire una chiesa, e le impronte dei suoi sandali vicino al porto sono ancora oggetto di venerazione.

Il mistero oscuro di Santa Maria della Neve

Un’altra leggenda oscura coinvolge la chiesa di Santa Maria della Neve, dove si dice che sia nascosto il tesoro del mercante Michele Milizia. Durante lavori di ristrutturazione, furono scoperte una sedia con corde e resti umani, alimentando la leggenda dei pirati che avrebbero murato vivo il mercante all’interno dell’edificio religioso.

Nicoletta Esposito

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