Catanzaro

Catanzaro
Ph. Giuseppe Perrone

Catanzaro è il capoluogo della Calabria ed è la seconda città per numero di abitanti.

Le origini

Ci sono diverse ipotesi per quanto riguarda le origini della città:

Secondo alcuni risalirebbero ad una antica colonia greca sorta nel luogo che di seguito divenne Scolacium, altri invece sostengono che sia sorta sulle rovine della città di Trischines.

Altri ancora accreditano la fondazione ad insediamenti posti in luoghi sparsi, come Catanzaro Marina e Santa Maria di Catanzaro.

Vi sono inoltre diverse leggende: In una si afferma che fu Ulisse a fondare Skilletion.

Secondo un’altra leggenda, due condottieri bizantini Cattaro e Zarto, condussero le popolazioni rivierasche della città magno-greca di Skilletion o Skillakion, corrispondente alla romana Scolacium, prima sullo Zarapotamo poi successivamente sul Trivonà.

La storia

La scelta territoriale sarebbe stata legata alle continue incursioni saracene, che spinsero a spostare l’abitato in zone più elevate.

Il passaggio da fortezza a centro urbano vero e proprio avvenne ad opera del generale Flagizio, in seguito con l’accentramento della popolazione prese forma urbana e divenne Katantzarion.

Agli inizi del X secolo la città bizantina fu occupata dai Saraceni, che vi fondarono un emirato e prese il nome arabo di Qatansar.

Intorno al 1000 si ribellò ai saraceni e tornò sotto dominio Bizantino fino alla conquista dei Normanni che eressero un castello Normanno e la città fu feudo del Castello di Altavilla.

In quest’epoca conobbe la fioritura delle arti e dei mestieri e in particolare la lavorazione della seta, con scambi commerciali sia con le altre regioni d’Italia che con i paesi orientali ed europei.

Successivamente fu soggetta a diverse dominazioni, ritornata la pace, incominciò ad affermarsi nell’industria della seta.

Tuttavia questa condizione le conferisce l’energia di comportarsi eroicamente, nel 1528, e di resistere all’assedio posto dai francesi, meritandosi da Carlo V il titolo di “Magnifica et Fidelissima” e l’autorizzazione a fregiare il proprio stemma con l’aquila imperiale.

L’importanza economica, ma soprattutto militare portò, pochi anni dopo, nel 1593, la città ad essere nominata capoluogo della provincia Calabria.

Ulteriore, ruolo che detenne per oltre 220 anni fino al 1816, anno in cui avvenne la divisione amministrativa della provincia.

Cosa vedere a Catanzaro

Passando da Catanzaro salta all’occhio il ponte-viadotto Morandi- Bisantis, uno dei più alti d’Europa. Costruito negli anni ’70 per collegare il centro storico con il rione De Filippis.

Nel centro storico, si impone il Duomo di Catanzaro costruito dai normanni nel 1121 e venne interamente ricostruito nel dopoguerra e consacrato nel 1960.

Tra le altre chiese ricordiamo quella di Santa Teresa, detta anche dell’Osservanza.

Da notare anche il complesso monumentale di San Giovanni sorto sull’area del Castello Normanno.

Incastonata nel complesso di San Giovanni vi è la statua del Cavatore.

Opera realizzata da Giuseppe Rito e risalente alla seconda metà del secolo scorso e viene considerata una dei simboli di Catanzaro.

Il Cavatore rappresenta il lavoro, cioè la costanza e la forza dei cittadini Catanzaresi.

Infine per chi ama la natura vi è il parco della Biodiversità Mediterranea, un grande polmone verde composto da prati, giardino botanico, e due laghetti.

Consigliata!

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