“Con devozione verso San Cosma e Damiano e durante il cammino verso Riace si odono canti:
San Cosimu e Damianu
Chi miedici siti
Sanati li malati
E grazie disponiti
Li disponiti
Di notti e di juornu
C’aguannu chi bena
Io speru pi mu tuornu“
Così recita un canto della tradizione di Serra San Bruno a devozione dei Santi Cosma e Damiano.
Un cammino che si ripete con fede ogni anno il 24 e 25 Settembre.
Dall’entroterra vibonese ( Serra San Bruno, Spadola, Brognaturo, Simbario, Fabrizia, Nardo di Pace, Mongiana ecc) muovono centinaia di fedeli in pellegrinaggio verso Riace a rendere omaggio ai SS Medici.
Il pellegrinaggio
I gruppi di fedeli attraversano la montagna e tra scorciatoie, canti e spesso tanta pioggia raggiungono non con poche difficoltà la loro meta, percorrendo con devozione una distanza di più di 50 km.
In molti partono il 24 mattina e sostano per la notte nel Santuario di monte Stella. Uno dei tesori nascosti della nostra terra meravigliosa.
Altri partono il 25 mattina per raggiungere in serata Riace, dormire nel paese e partecipare ai festeggiamenti in onore dei Santi il 26 e il 27 Settembre.
La festa
I festeggiamenti iniziano il 25 Settembre.
Nella chiesa matrice addobbata con “u paratu,” cioè una decorazioni in stoffa colorata, si esegue la discesa dei santi “a calata” e l’esposizione dei santi sull’altare centrale della chiesa per la venerazione. Per l’occasione da tutta la Calabria arrivano i Rom e i Sinti che ballano tarantelle. La prima notte di veglia i devoti riacesi e i pellegrini giunti pregano e cantano per ottenere una grazia e in analogia al rito dell’incubazione dormono a terra.
La mattina del 26 settembre i Rom e i Sinti partono dal santuario per giungere alla chiesa matrice, a ritmo di tarantella. Nel frattempo i Santi lasciano la chiesa per la tradizionale processione.
È usanza portare come ex-voto in cera o gesso, le parti del corpo per cui si chiede l’intercessione dei due Santi.
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Saby